Ci si può rivolgere a qualsiasi figura di supporto quando si è vittime di violenza, che sia domestica che esterna. Lo ha consigliato la dottoressa Maria Antonia Pata, in rappresentanza dell’ordine nazionale dei Medici. La dottoressa è intervenuta alla quinta edizione dell’evento ‘Donne‘, a Firenze, dedicato alla sensibilizzazione sul tema della violenza sulle donne. Tra gli organizzatori dell’evento la coordinatrice della Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati Rosa Maria Di Giorgi“ .
Violenze fisiche e psicologiche
Non ci sono solo le violenze fisiche ma anche quelle psicologiche, ancora più subdole. Nel mondo del lavoro penso ad esempio alle disparità di stipendio, per le stesse mansioni, tra uomo e donna. Ecco perché è così importante sensibilizzare, bisogna far capire a tutti quali sono i problemi e cercare di risolverli”.
Ognuno può collaborare per intercettare dettagli o evidenti segnali di violenza su donne o in generale soggetti fragili. Ognuno, se adeguatamente sensibilizzato, può fare la sua parte, sia i cittadini che i medici. In questo momento, con le violenze che crescono anche a causa delle conseguenze sociali del Covid, è importante dare attenzione a questi fenomeni. Volgere lo sguardo altrove è l’errore più grande che si possa fare” ha ammesso la dottoressa Pata
Casi in aumento per conseguenze sociali del Covid
Oggi, alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, Pata ha ribadito la necessità di una sensibilizzazione sul tema: “Bisogna educare, sin da piccoli – ha aggiunto – Non basta declinare al femminile i nomi delle donne, servono i fatti. In occasione dell’evento ‘Donne’ il pubblico è rimasto colpito dai continui richiami alle violenze subite dal genere femminile: polsi lussati, un dente rotto, vestiti eccessivamente coprenti in contrasto con le temperature per mascherare i lividi.
“Segnalate – ha concluso Pata – al medico più vicino a voi se ci sono gesti ‘sentinella’ delle persone che vi stanno intorno. Bisogna avere coraggio e parlarne immediatamente, per non rischiare di arrivare troppo tardi”.