Ghisa: a Milano sono i Vigili Urbani, a Roma i termosifoni. Ma le due cose non vanno insieme. A battere i denti dal freddo, in uffici tanto sguarniti da essere privi delle condizioni di vivibilità minime necessarie, sono gli agenti della Polizia Municipale di Roma. La Capitale, che conta 6000 tra agenti, funzionari e dirigenti, ha difficoltà a provvedere all’esigenza, pur primaria, di dare un riscaldamento adeguato agli uffici dove gli agenti ricevono anche il pubblico per la notifica degli atti.
Situazione denunciata dai cittadini
A denunciare la situazione sono proprio i cittadini che si trovano a frequentare i locali della Municipale. Un lettore ci scrive: “Oggi debbo denunciare con forza la situazione del comando della Polizia locale del XIII Gruppo Aurelio, da troppo tempo al freddo con la caldaia rotta. So che negli uffici i dipendenti provano a scaldarsi con le stufette elettriche, sovraccaricando così l’impianto e mandandolo spesso in corto circuito”. Una situazione che non accenna minimamente a sbloccarsi nonostante le ultime due lettere spedite il 6 e il 23 gennaio al Dipartimento Manutenzione Urbana del Comune (Simu).
Blocco della caldaia, infiltrazioni e crepe
Oltre al blocco della caldaia, nell’edificio che ospita il comando ci sono anche crepe, infiltrazioni di acqua, pavimenti rotti e solai puntellati. Chi è preposto alla tutela dei cittadini romani non può trovarsi a lavorare in questa situazione, al freddo e con l’edificio pericolante. La richiesta degli interessati si indirizza all’assessora Segnalini: “intervenga subito, attuando un serio lavoro di manutenzione e progettazione degli interventi”, viene detto dall’appello di un testimone delle difficili condizioni in cui versa la Municipale del quartiere Aurelio. Situazione, c’è da scommetterci, comune ad altri uffici del corpo.