Sono iniziate nel mese di settembre le indagini della Polizia Locale per ripetuti e gravi illeciti ambientali compiuti nelle adiacenze del Centro Raccolta AMA di via Ateneo Salesiano, nel quartiere di Val Melaina. Al termine è scattata la denuncia nei confronti di due uomini di nazionalità romena, di 36 e 40 anni.
Sono oltre 70 invece le persone per abbandono indiscriminato di materiale di varia natura, tra cui anche rifiuti pericolosi, nelle pertinenze della sede Ama.
Operazioni illecite svolte per mezzo di autocarri
Dalle indagini eseguite dai caschi bianchi del NAD (Nucleo Ambiente Decoro), avviate a seguito di alcune segnalazioni di ripetuti episodi di abbandono di rifiuti denunciati anche dall’azienda municipalizzata, è emersa una illecita e continuativa attività di gestione dei rifiuti da parte di due soggetti che per mezzo di autocarri, poi sequestrati dalla polizia. I due parcheggiavano gli autocarri in via Ateneo Salesiano poi effettuavano carico di materiali di tipo ferroso ricavati dal disassemblaggio dei rifiuti prelevati dai veicoli dei cittadini che, di volta in volta, venivano adescati mentre si dirigevano verso il Centro di Raccolta. Dai rifiuti i due estraevano la componente ferrosa, che veniva poi caricata all’interno degli autocarri. Lo scarto non ferroso veniva abbandonato sul terreno adiacente.
Al momento le persone individuate sono 70 ma potrebbero essere molte di più
Tramite gli impianti di videosorveglianza, appositamente installati nella zona, si è scoperta inoltre un’intensa attività di abbandono di rifiuti di varia natura, pericolosi e non pericolosi, nella medesima area, da parte di numerosi cittadini: materiali lignei e cartacei, rifiuti metallici, estintori, pneumatici, vestiario dismesso, sanitari, caldaie, infissi in vetro, rifiuti provenienti da lavorazioni edili, rifiuti plastici, ingombranti, batterie auto.

Attualmente sono 70 le persone già individuate e sanzionate per illeciti ambientali, ai sensi del D.Lgs. 152/2006, ma ulteriori accertamenti sono tuttora in corso per risalire ad altri presunti responsabili. Grazie alle indagini portate avanti dalla Polizia Locale, si è potuto bloccare un’ attività illegale che stava procurando non solo gravi danni ambientali ma anche economici, per la continua rimozione dei rifiuti e di pulizia dell’area che si rendevano necessarie.