Dalle 8 alle 22 sciopero taxi di tutta Italia. I tassisti si fermeranno per protesta contro il decreto-legge che prevede la concorrenza sul mercato. Nelle grandi città i tassisti organizzeranno presidi per la gestione dei disagi e per spiegare agli utenti i motivi dello sciopero. A Roma, invece, ci sarà un corteo.
Le richieste dei tassisti
Tutte le sigle sindacali dei tassisti aderiranno allo sciopero generale, mercoledì 24 novembre. A Roma sarà organizzato un corteo per dare voce ai disagi dei tassisti di tutta Italia. Loro protestano, innanzitutto, contro le regole della concorrenza sul mercato che favorirà le multinazionali dei trasporti urbani. In una lettera aperta, i sindacati Fita-Cna, Ascom taxi, Uiltrasporti, Unica-Cgil e Uritaxi spiegano che i tassisti non sono disponibili a diventare servi delle multinazionali per arricchire qualche miliardario investitore e trovano inaccettabile che la politica si presti a queste ipotesi. Loro sono convinti che la concorrenza del mercato non dovrebbe mai riguardare i servizi pubblici o di forte interesse pubblico.
Cose stabilisce il Ddl Concorrenza
Il decreto-legge Concorrenza è stato approvato, all’unanimità, il 4 novembre dal Consiglio dei ministri. Il testo prevede 32 articoli che interessano telecomunicazioni, trasporto pubblico, taxi, colonnine di ricarica, Rc auto, vigilanza del mercato e altri settori. Per quanto riguardano i servizi di mobilità urbana non di linea è prevista la regolazione dei servizi tipo Uber e una riforma delle licenze taxi e Ncc. L’intendo è di garantire ai clienti, prezzi più bassi. Ottenere le licenze sarà più semplice. Entro sei mesi, il governo dovrà “adeguare l’offerta di servizi alle nuove forme di mobilità esistenti che utilizzano app e piattaforme tecnologiche” per connettere passeggeri e conducenti, “riducendo gli adempimenti amministrativi” a carico degli esercenti degli autoservizi.