Questa mattina la Polizia ha inferto un duro colpo ad un organizzazione criminale italo albanese dedita allo spaccio di droga a Roma e dintorni. La base operativa del clan era situata ad Acilia, frazione a Sud Ovest di Roma. Gli investigatori della squadra mobile di Roma e di Viterbo hanno arrestato 9 soggetti ritenuti altamente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e cessione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti quali cocaina, hashish e marijuana.
Gli indagati avrebbero utilizzato alcuni bar di Acilia per effettuare veri e propri summit durante i quali condividere le strategie operative del gruppo. Diverse, inoltre, le basi logistiche deputate allo stoccaggio dello stupefacente, tra le quali un ampio locale seminterrato, individuato in zona Torrevecchia, adibito dal gruppo a “magazzino centrale”. Nel corso dell’indagine sono stati sottoposti a sequestro complessivamente 5 kg di cocaina, 43 kg di marjuana e 82 Kg di hashish.
Il modus operandi del clan e le piazze di spaccio
Il modus operandi del clan consisteva nell’acquistare reiteratamente quantitativi di droga, trasportarli a bordo di autovetture intestate a terze persone, occultarli all’interno delle abitazioni e di box nella disponibilità di alcuni indagati e rifornire altri spacciatori.
Alcuni di questi soggetti erano già emersi in precedenti attività d’indagine che avevano disarticolato alcune piazze di spaccio nelle zone di Torpignattara e Marranella. Gli elementi d’indagine raccolti hanno evidenziato gli stretti rapporti intercorrenti tra il fornitore dell’associazione attiva a Torpignattara e un soggetto albanese conosciuto nel panorama criminale romano per i legami con Elvis Demce e Arbe Riccardino Zogu, elementi apicali delle organizzazioni criminali albanesi attive a Roma.

Sotto inchiesta anche ‘Titty’, pugile albanese amico di Diabolik, e la cantante Lila Elsa
Tra gli arrestati c’è anche Bardi Petrit, pugile dilettantistico albanese soprannominato ‘Titty’, che nel 2015 era già stato coinvolto in indagini della finanza che lo avevano protagonista anche della banda di Fabrizio Piscitelli, detto Diabolik, il capo ultrà Laziale ucciso nell’agosto 2019. Aveva il compito di fare da guardia spalla e riscuotere crediti.
Tra i 13 indagati spicca il nome di Lila Elsa, 41 anni, cantante molto nota in Albania, il cui ruolo era quello di tenere la contabilità dello spaccio. La cantante è nota anche in Italia in quanto nel 2003 aveva partecipato a Sanremo nella categoria giovani con il brano ‘Valeria‘, poi nel 2007 con ‘Il senso della vita’ e nel 2014 aveva ricoperto il ruolo di giudice nella quarta edizione di “The Voice of Albania“.
Tra gli indagati mancano però due persone: una è deceduta, mentre un albanese, ricercato anche all’estero, al momento è irreperibile. L’uomo si avvaleva della collaborazione non solo di connazionali, deputati al confezionamento, stoccaggio e spaccio dello stupefacente, alle consegne e alla tenuta della contabilità, ma anche di cittadini italiani, spesso acquirenti con compiti di “retta” o fornitori.