Finalmente al Teatro India dal 21 al 30 dicembre 2021 Sonora Desert di Muta Imago, un dispositivo installativo che indaga il rapporto tra percezione e stati di coscienza, ispirato a un viaggio compiuto nel Deserto di Sonora, uno dei più vasti deserti americani, al confine tra l’Arizona e il Messico.
Nato all’interno del progetto produttivo e abitativo di Oceano Indiano, Sonora Desert occuperà le Sale A e B e lo Studio B di India.
A partire dalle pagine del diario di viaggio attraverso questo luogo mitico –spazio assoluto, vuoto di cultura e di senso– Sonora Desert si configura come un esercizio sulla distanza e sul desiderio.
Uno spettacolo che sperimenta una forma ibrida tra installazione, concerto e performance sonora, in cui non c’è niente da vedere poiché ogni cosa accade nella mente di chi guarda.
Muta Imago crea ambienti di vibrazioni luminose
Attraverso la ricerca sulla natura del tempo e le indagini compiute in America negli anni ’60 tra vibrazioni e stati di coscienza, Muta Imago crea un ambiente di vibrazioni sonore, luminose e cromatiche, in dialogo con le musiche appositamente composte da Alvin Curran, dove entrare in relazione profonda con la realtà di un mondo in cui il tempo e l’io si fondono. La scena scompare, assieme a ogni presenza umana e a ogni possibilità di racconto univoco, e appare un luogo immaginario da fruire tra sonno e veglia, dove sperimentare una dimensione liminale del sé, attraversando spazi e tempi della propria memoria inconscia e archetipica.
«Può un progetto artistico aiutarci a sovvertire la nostra percezione quotidiana del tempo? Come creare un’esperienza che possa ricollocarci in relazione all’infinitamente grande e all’infinitamente piccolo, al passato più remoto e a ciò che deve ancora accadere? Cosa significa provocare attraverso un’operazione artistica i limiti della nostra percezione abituale? Sonora Desert è un esperimento nel senso che la sua dimensione e il suo contenuto non sono definitivi, nel senso che assume forma e significati diversi per ognuno. È un esperimento in quanto è sguarnito e vulnerabile».