Sono sette i romani ai quali è stato riconosciuto il loro impegno a favore della società e hanno ricevuto il più alto riconoscimento concesso ad un italiano: L’Onorificenza al Merito della Repubblica Italiana per il loro impegno civile, consegnata dal Presidente della Repubblica.
I romani insigniti ricordati dal Sindaco Gualtieri
In un post il sindaco Gualtieri si è voluto complimentare con tutte le donne e gli uomini della capitale che hanno ricevuto il 13 novembre dal Presidente Mattarella il prestigioso riconoscimento, ma con un particolare orgoglio nei confronti dei cittadini romani.
“In particolare Roma è orgogliosa di Enrico Capo, 92 anni, docente alla LUMSA e all’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha iniziato la sua esperienza nel servizio sociale minorenni, operando nelle borgate abusive a favore dei giovani in condizioni di disagio e miseria.
A Roma ha iniziato il suo percorso la giovanissima Marina Cianfarini, come volontaria al reparto di oncologia del Bambino Gesù, dove vestita da fatina raccontava favole scritte da lei ai piccoli malati. E da allora non ha mai smesso. Al reparto di oncologia pediatrica del Policlinico Gemelli insegna con passione e professionalità la professoressa
Daniela Di Fiore. Arrivata in ospedale per starci solo un anno, invece è rimasta, conquistata dall’affetto dei ragazzi da cui dice di aver imparato il vero senso della vita. C’è poi l’ex portiere di Roma e Lazio, Astutillo Malgioglio, che ha saputo distinguersi per l’impegno a favore dell’assistenza e dell’integrazione dei bambini affetti da distrofia e che proprio ai suoi ragazzi ha dedicato questa onorificenza. Ci sono anche i fondatori di una delle prime case famiglia della Capitale:
Matteo Mazzarotto e Ivana Perri, da oltre vent’anni animatori della comunità “Il Carro”, che accoglie persone con disabilità cognitive e sensoriali gravi e gravissime. E infine Maria Vittoria Sebastiani, un’ex professoressa di ben 86 anni, che ancora oggi dà lezioni di Italiano ai cittadini stranieri nello spazio autogestito “Casetta Rossa” alla Garbatella, con l’intento di cambiare impostazione, dal concetto di accoglienza a quello di incontro.
Lo straordinario contributo che queste cittadine e questi cittadini hanno saputo dare alla nostra comunità deve essere d’esempio per tutti noi, e rappresenta appieno l’ideale di città che miriamo a costruire: una città inclusiva, solidale, che si prende cura delle persone. Roma è fiera di voi!“ ha scritto il primo cittadino