La linea arancione della Capitale rimarrà aperta. Il ministero dei Trasporti ha concesso una proroga di 12 mesi “sulla mitigazione dei treni della linea”. A causa della scadenza della manutenzione dei convogli per il 31 dicembre 2021, la metro rischiava di chiudere per un periodo indeterminato.
Servizio regolare
La metropolitana “è salva e potrà continuare a garantire il servizio secondo le modalità e la frequenza abituale”. Per l’assessore si tratta di un “risultato straordinario, non affatto scontato, frutto di un lungo e importante lavoro insieme ad Atac e al Dipartimento al momento del nostro insediamento in Assessorato. Ringrazio il Ministero e tutto il Gruppo di lavoro con cui ci siamo confrontati in queste settimane e con cui ci siamo impegnati a rispettare il cronoprogramma dei lavori, che avrà una sua prima verifica entro marzo”, ha spiegato l’assessore capitolino ai Trasporti, Eugenio Patanè.
La linea A tra il Vaticano e periferia di Roma
Quotidianamente, la Metro A serve a centinaia di residenti e turisti. La linea A, caratterizzata dal colore arancione, è stata la seconda linea a essere costruita nella città. La prima tratta della linea, Ottaviano-Cinecittà, fu inaugurata il 16 febbraio 1980 dall’allora sindaco di Roma Luigi Petroselli. I lavori di costruzione della nuova linea furono lunghi e complessi, principalmente per la tecnica di scavo a cielo aperto, che procurò molti problemi alla viabilità. Proprio per questo i lavori si fermarono per 5 anni, prima di ricominciare con la tecnica delle talpe che, se risolveva il problema della viabilità e del traffico, portava problemi ai fabbricati posti sopra il tracciato della linea. Pochi mesi dopo l’inaugurazione della prima tratta aprì la stazione di Anagnina, attuale capolinea. Tra il 1999 e il 2000, entrò in servizio il prolungamento della linea verso nord ovest, da Ottaviano a Battistini. La linea A conta 27 stazioni per una lunghezza di 18,425 km. Incontra la linea B nella stazione di Termini e la linea C nella stazione di San Giovanni.