Tra un regalo di Natale e un altro, i romani si affrettano a prenotare i tamponi e la terza dose del vaccino anti-Covid. Le farmacie della Capitale hanno esaurito le prenotazioni per i tamponi nei giorni pre-festivi 23 e il 24 dicembre. Il vicepresidente nazionale Federfarma Roma, Alfredo Procaccini, parla anche del raddoppio dei vaccini in vista delle feste. E i romani, anche se vaccinati, preferiscono portare un tampone negativo ai pranzi o alle cene in famiglia.
La paura dell’isolamento
È il primo Natale senza particolari restrizioni negli ultimi due anni e gli abitanti di Roma vogliono goderselo. L’anno scorso c’era il limite di invitati a casa e il coprifuoco fino alle 22 per tutta la durata delle feste. Quest’anno cambia la lista delle cose da fare per trascorrere feste serene in famiglia o fuori casa: il Supergreen pass, il green pass, la terza dose del vaccino anti-Covid e un tampone negativo. Per completare la tabella di marcia, i romani hanno preso d’assalto le farmacie della Capitale. Il vicepresidente Procaccini spiega che “I romani vogliono sentirsi più sicuri di non infettarsi o di non contagiare parenti e amici, specie i più fragili in occasione dei pranzi e delle cene in famiglia sul fronte delle terze dosi, per esempio, siamo passati già in questi giorni dalle 60 somministrazioni per farmacia ogni settimana a 120, ovvero al doppio”.I dati rilavano che nelle oltre 1200 farmacie del Lazio sono state somministrate 84milla dosi di vaccino in una sola settimana. Oltre al vaccino, i romani preferiscono avere la certezza di un tampone negativo che li fa vivere tranquillamente la compagnia anche di chi non è vaccinato.
Riaprono le tende Covid in farmacia
Grazie alla campagna di vaccinazione, la richiesta dei tamponi era calata fino ai primi di dicembre. Le nuove restrizioni che richiedono il green pass anche per usare i mezzi di trasporto pubblico, ha determinato le farmacie a riaprire le tende davanti alle strutture per accontentare tutte le richieste di tamponi o vaccini anti-Covid. La misura sollecita anche il personale della farmacia che è costretto ad aumentare le ore di lavoro. ”Effettueremo turni straordinari e chiameremo altro personale per offrire il servizio più ampio e capillare possibile. L’orario di lavoro, dove si può, aumenterà. Ma già stiamo facendo grandi sforzi”, ha assicurato Alfredo Procaccini, vicepresidente nazionale Federfarma Roma.