Ieri pomeriggio riunione in Campidoglio alla presenza del Sindaco Roberto Gualtieri e dell’assessore Sabrina Alfonsi, tra Ama e Acea, di cui il Comune di Roma è azionista di maggioranza. Per la prima volta le due società partecipate si sono confrontate sulle possibili sinergie legate ai rispettivi piani industriali e su nuovi investimenti.
Si spera che questa collaborazione possa dotare la città di impianti per lo smaltimento rifiuti. Attualmente Acea ha impianti per la gestione dell’organico con capacità disponibili di 20mila tonnellate, mentre Ama porta la stessa tipologia di rifiuto a Pordenone.
Situazione rifiuti che peggiora di giorno in giorno
In attesa che nei prossimi mesi questa nuova partnership possa favorire uno stabile rafforzamento della dotazione impiantistica per la Capitale, il contratto tra Ama e Rida Ambiente che consentiva il conferimento di 200 tonnellate al giorno troverà il suo sbocco nel termovalorizzatore Acea di San Vittore.
L’Amministrazione sta cercando ulteriori sbocchi anche perché il problema rifiuti è sempre più pressante nel centro città e in periferia. Gravi condizioni relative al porta a porta, le segnalano anche i comitati di quartiere del IX Municipio.
Gli abitanti denunciano bidoni pieni anche per 15 giorni, compreso l’umido con quello che ne consegue. Nessuno va a raccogliere i loro rifiuti. Non sanno più chi cercare come referente Ama. Vis ono problemi non solo nella raccolta ma anche nella pulizia delle strade.
Grossi disagi nelle periferie. A Fonte Laurentina solito le squadre di pulizia si presentano senza preavviso con mezzi insufficienti e impossibilitati a pulire ovunque perché trovano le vetture parcheggiate. A Borgo Sorano, i cassonetti Ama più vicini sono a 300 metri di distanza ” e sono vent’anni che i rifiuti rimangono a terra