Arriva a Roma al Teatro India dal 2 al 7 novembre Chi ha ucciso mio padre per la regia di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, con Francesco Alberici interprete di questo potente dialogo per voce sola. Prodotto dal Teatro di Roma, lo spettacolo è presentato con il sostegno della Fondazione Nuovi Mecenati. Per la prima volta al teatro India Deflorian e Tagliarini portano a teatro un testo non scritto da loro ma da un autore con cui condividono affinità importanti, il rapporto tra vita e finzione, individuo e società.
Lo scrittore francese Édouard Louis che con il suo testo ha scosso e conquistato i lettori di tutta Europa. Dentro una classe operaia ormai condannata all’obsolescenza dalla voga liberista dove un figlio omosessuale se la deve vedere con un padre ossessionato dal maschile e dalla consapevolezza di essere a sua volta un emarginato, un dominato, un perdente, proprio come le persone che più odia e a cui più teme di rassomigliare: gli arabi, le donne, gli effeminati.
Dietro il rancore di quell’uomo affiora una persona estremamente fragile e incapace di esprimere i propri sentimenti. La riconciliazione con il padre passa dalla comprensione di quanto quella rabbia alberghi in un’ignoranza istigata dalla situazione sociale e politica in cui è cresciuto. «Che sia la parola rivoluzione – detta dal padre – l’ultima parola del testo può far riflettere: una fortissima inquietudine corrode il cuore della Francia profonda (e non solo)».

Al teatro India domande sul valore della politica
Deflorian e Tagliarini e Francesco Alberici, proseguendo con questa pièce continuano la loro ricerca sul dialogo tra generazioni. Sullo sfondo ritornano la lotta di classe, le domande sul valore della politica, l’impatto delle leggi varate dai governi sulla vita reale degli individui.
Édouard Louis (1992) ha curato il volume Pierre Bourdieu: L’insoumission en héritage (PUF, 2013) ed è ideatore e direttore della collana “Des Mots” della Presses Universitaires de France. Il suo primo romanzo, Farla finita con Eddy Bellegueule (2014), è diventato un caso in Francia ed è in corso di pubblicazione in dodici paesi.
Il filosofo Didier Eribon ha parlato di un “exploit” letterario, il quotidiano Le Monde lo ha celebrato come “la storia di un fallimento salutare” e il regista Xavier Dolan ha sottolineato “l’autenticità inimitabile dei dialoghi”, come se Édouard Louis scrivesse da sempre”. Nel 2016 ha pubblicato Storia della violenza. Scritto grazie alla richiesta del regista e attore Stanislas Nordey Chi ha ucciso mio padre (2018) è stato messo in scena dallo stesso Nordey nella primavera 2019. Il regista belga Ivo van Howe metterà in scena la versione olandese del testo. In Italia tutte le sue opere sono pubblicate da Bompiani.
Chi sono i protagonisti
Daria Deflorian e Antonio Tagliarini sono autori, registi e performer. Il primo lavoro nato dalla loro collaborazione è del 2008, Rewind, omaggio a Cafè Müller di Pina Bausch.
Tra il 2010 e il 2011 hanno lavorato al Progetto Reality con due lavori: cose (2011) e lo spettacolo Reality (2012). Lavoro per il quale Daria Deflorian ha vinto il Premio Ubu 2012 come miglior attrice protagonista.
Francesco Alberici Nato a Milano, classe 1988, terminati gli studi classici, si laurea in Economia all’Università Bocconi di Milano. Si diploma come attore alla scuola Quelli di Grock e lavora in diversi spettacoli della compagnia. Nel 2015 partecipa al corso di perfezionamento teatrale “Il corpo nelle parole” del Centro Teatrale Santa Cristina.