Il 15 dicembre al Castello Colonna di Genazzano, alla presenza del Sindaco di Dott. Alessandro Cefaro, il Capitano Francesco Nicolò Pirronti, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma ha restituito migliaia di documenti archivistici e librari, risalenti al periodo compreso tra il XVII e il XIX secolo, trafugati dall’Archivio Storico e dalla Biblioteca del comune.
Le indagini sono state avviate nel mese di agosto 2020 dai militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Roma, con la collaborazione dei Carabinieri della Stazione di Genazzano, a seguito di una comunicazione della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio che segnalava la pubblicazione di un post, su un noto social network, contenente delle fotografie con documenti certamente provenienti dall’Archivio Storico del Comune di Genazzano, presumibilmente illecitamente da privati.
Il nucleo aiutato dalla banca dati dei beni sottratti illecitamente
I Carabinieri si sono avvalsi anche della Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti e hanno potuto individuare e recuperare i documenti archivistici presso l’abitazione di un privato residente a Genazzano, che li ha consegnati spontaneamente. Il materiale conteneva una trentina di faldoni con documenti archivistici e bibliografici, tutti beni culturali di carattere demaniale, riconducibili non solo all’Archivio e alla Biblioteca del Comune laziale ma anche ad altri comuni ed enti locali, come ad esempio, la Biblioteca della Banca d’Italia (sede di Roma), la Biblioteca Comunale di Serrone (FR), l’Archivio Storico del Comune di Cingoli (MC) e l’Archivio di Stato di Palermo.
Di fondamentale importanza per gli investigatori è risultata la sinergica collaborazione con il personale altamente specializzato della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio. La restituzione dei beni archivistici e librari, disposta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli che ha coordinato tutte le attività di indagine, ha riportato i preziosi documenti dove potranno tornare ad essere oggetto di studio, consultazione e fruizione da parte del pubblico.