La Ugl Salute interviene sulla sospensione in via cautelare dell’accreditamento e dell’autorizzazione della Clinica Santa Famiglia di Roma da parte della Regione Lazio. “È una situazione che seguiamo con la massima attenzione nei suoi sviluppi – dichiarano congiuntamente il Segretario Nazionale Gianluca Giuliano e il Segretario Provinciale Valerio Franceschini – perché questo provvedimento è estremamente preoccupante per la tenuta dei livelli occupazionali e per l’erogazione dei servizi ai cittadini. Abbiamo per questo richiesto un incontro urgente con i vertici della Regione per difendere il futuro della Clinica e dei circa 340 operatori sanitari impiegati che si trovano ora a vivere un Natale pieno di incertezze.
Da anni la Santa Famiglia è un punto di riferimento della città di Roma e dell’intero territorio del Lazio nell’ostetricia e in ginecologia. Nel rispetto del lavoro svolto dagli organi deputati alle verifiche e ai controlli in materia sanitaria il provvedimento di sospensione cautelare – concludono i sindacalisti – apre uno scenario molto nebuloso. Per questo vigileremo, pronti ad intraprendere tutte le iniziative necessarie alla tutela dei posti di lavoro”.
Autorizzazione sospesa dopo la morte di Maria Grazia Domenico
Sospesa l’autorizzazione sanitaria, alla Clinica “Santa Famiglia” di via dei Gracchi dopo la morte di Maria Grazia Di Domenico, 27 anni nel maggio del 2021, che dal Salento aveva scelto la “Santa Famiglia” una conizzazione cervicale dell’utero. Ma, dopo l’operazione, le condizioni di Maria Grazia sono peggiorate tanto da doverla trasferire al policlinico Gemelli, per un secondo intervento che non le ha salvato la vita, perché è entrata in coma per morire tre giorni dopo. Una vicenda drammatica per una giovane ragazza e per tutta la sua famiglia che ha denunciato l’accaduto.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. La clinica è stata sottoposta all’ispezione del Ministero della salute, dopo di che la decisione della Asl Rm 1 sulla sospensione dell’autorizzazione e dell’accreditamento alla casa di cura Santa Famiglia di Roma. La Asl si sta organizzando per spostare le partorienti su altre strutture.