Mercoledì sera, un autista dell’Atac di 42 anni è stato trovato morto all’interno della sua abitazione di Torpignattara a Roma, scrive Corriere della Sera. E’ stata disposta l’autopsia ma, dai primi rilevamenti, risulta che non sia morto per cause naturali.
In isolamento perché malato di Covid
Dalle prime informazioni, l’uomo è stato trovato dalla moglie, privo di vita nel suo letto. L’uomo dormiva in un’altra stanza dell’abitazione. Sembra infatti che il 42enne fosse risultato positivo al coronavirus e che si fosse così isolato in un’altra stanza per evitare di contagiare anche la moglie e la figlia. Subito dopo la donna ha dato l’allarme e ha chiesto l’intervento immediato dei soccorsi. Sul posto, oltre agli operatori dell’Ares 118, anche gli agenti del commissariato di Torpignattara per indagare sull’accaduto. Ogni tentativo di rianimazione è stato in vano.
Deceduto per soffocamento
Per il 42enne non c’è stato altro da fare che constatarne il decesso. Ma, secondo quanto risulta dal primo esame esterno, sarebbe deceduto per soffocamento. Da qui il sopralluogo della Scientifica nella camera da letto per raccogliere eventuali prove e tracce che possano aiutare a ricostruire la vicenda. Oggi si terrà l’autopsia del medico legale sul corpo del 42enne all’Istituto di medicina legale del Verano, che servirà a chiarire se l’uomo sia deceduto per soffocamento oppure per cause naturali. Sul caso indagano gli agenti della Polizia di Stato. Sul posto è intervenuta anche la Scientifica per raccogliere eventuali prove e tracce nella stanza dove si trovava l’uomo.
