Nuovo sabato di protesta contro l’obbligo vaccinale ed il green pass rafforzato. Ieri i manifestanti no-vax e no super Green pass, sono tornati a darsi appuntamento nella Capitale ed in altre città italiane contro l’ultimo provvedimento del governo. A Roma in 5 mila si sono radunati a piazza San Giovanni, quasi tutti senza mascherina e senza alcun distanziamento nonostante gli inviti dal palco.
La piazza e i suoi ingressi erano sorvegliati dagli schieramenti delle forze dell’ordine, la fermata della metro A è rimasta aperta. Verità e libertà le parole che hanno scandito durante il sit-in di protesta, Draghi il nemico pubblico numero uno. Molti gli striscioni esposti: “Vaccinazisti giù dalle poltrone, e “La libertà non si inietta”. E poi i richiami alla Costituzione ed alla sovranità popolare: “La gente come noi non molla mai” è il coro che viene intonato, seguito dall’invito a “tenere giù le mani dai bambini”.
Sul Palco anche Enrico Montesano
Sul palco si sono avvicendati diversi esponenti del movimento no-vax, tra cui l’attore Enrico Montesano, e con videomessaggio monsignor Carlo Maria Viganò, ex nunzio apostolico negli Stati Uniti: “È il Signore che vi salva, non un siero sperimentale”, ha tuonato. Successivamente è stato il turno dei due parlamentari, gli ex pentastellati Bianca Laura Granato e Andrea Vallascas.
Diversa è l’accoglienza dei bar di zona. Una barista è stata infatti criticata per aver vietato l’ingresso alle persone senza il Pass verde. Quindi i manifestanti si sono diretti in un altro locale limitrofo alla piazza, dove il Green Pass non è richiesto.
La Digos ha respinto gli anarchici
La protesta scorre pacifica fino alle 17.30, quando un gruppo di anarchici prova a partire in corteo lungo via Emanuele Filiberto verso Palazzo Chigi. Immediato l’intervento della Digos che, con l’aiuto degli organizzatori, è riuscita a far ragionare i più esagitati e a farli tornare in piazza. Dopo qualche attimo la tensione è rientrata. Tra i volontari della sicurezza, con le pettorine con scritto “verità è libertà”, c’erano anche i portuali di Genova.
Tutti gli esponenti di ciascuna delle 40 sigle che hanno convocato la manifestazione hanno detto la loro sul palco, finché alle 19.00 la piazza ha iniziato a svuotarsi senza ulteriori sussulti.
Davide Di Bello