Paola Finini e Salvatore Abate, due imprenditori di Ardea si sono ispirati all’iniziativa del caffè sospeso di Napoli e hanno pensato di pagare i tamponi per le famiglie in difficoltà. I due hanno acquistato 500 tamponi, 250 per la farmacia Ziaco di Pomezia e altri 250 per la farmacia comunale di Nuova Florida. Ma la titolare dell’iniziativa denuncia su Facebook la mancanza delle collaborazioni delle autorità locali di Ardea.
Invocato il diritto alla vita privata
Paola Finini è la titolare di una rete di agenzie immobiliari sul litorale, mentre Salvatore Abate gestisce un emporio sul lungomare di Ardea. Insieme hanno lanciato l’iniziativa singolare nel Lazio. Paola racconta che l’idea le è venuta mentre aspettava in farmacia il turno per effettuare un tampone covid che, fatto con frequenza, diventa una spesa notevole per molte famiglie. “Per fare tutto ciò ho chiesto la collaborazione dei servizi sociali del Comune di Ardea per individuare le persone che necessitano di un aiuto per pagare il tampone, ma stiamo studiando una formula che eviti la violazione della privacy e che però sia allo tempo snella il più possibile”, aveva affermato la donna qualche giorno fa. In un video pubblicato sul suo profilo Facebook, Paola Finini racconta che il Comune si è tirato indietro invocando il diritto alla vita privata.
Volontaria alla Croce Rossa
Paola Finini è originaria di Brescia, ma da trent’anni vive sul litorale. Oltre venti anni fa ha aperto la sua prima agenzia a Tor San Lorenzo, per poi espandere la propria attività anche a Pomezia, Aprilia e Anzio. Collabora alle iniziative della Croce Rossa Italiana della sezione di Ardea, ed è sempre pronta se c’è da aiutare qualcuno come quando ha pagato un alloggio a due persone sfrattate dalle case popolari di Pomezia dopo averle viste dormire sulle scale del comune.