Dal 2 gennaio la linea A della metropolitana di Roma, l’unica metro che attraversa il centro turistico della Capitale, potrebbe fermarsi fino a nuovo ordine. Uno scenario drammatico che il Campidoglio vuole evitare ad ogni costo, in particolare nel pieno della quarta ondata dei boom dei contagi. Chiusura della metro comporta una sostituzione con bus navette per i residenti e i turisti.
Scadenza della manutenzione il 31 dicembre
Il 31 dicembre scade la manutenzione sui convogli che viaggiano sulla metro A. Il Comune di Roma sta cercando soluzioni per rispettare la scadenza imposta oppure ottenere una proroga. Tramite i colloqui con il Ministero dei Trasporti vuole ottenere una proroga tra 10 mesi e un anno. Una perizia stabilisce che i rischi di incidenti sono minimi e che la linea è sicura, invece. Lo dice il professore Andrea Bracciali dell’università di Firenze, che ha firmato il documento sbandierato da Palazzo Sanatorio.
Mancano i convogli
Su 51 convogli distribuiti tra metro A, B e C, 31 sono stati sottoposti alla mitigazione (un’ottimizzazione del mezzo), e pur non avendo la revisione possono circolare. Altri 20 treni non hanno nulla, né la mitigazione né la revisione. Se il ministero non concederà una proroga, dovranno rimanere fermi. Calcolando che i 31 treni utilizzabili devono essere suddivisi su tre linee, a disposizione della metro A rimarrebbero solo 9 convogli. Troppo pochi per garantire il servizio: l’attesa diventerebbe talmente elevata che sulle banchine delle stazioni si creerebbe una ressa ingestibile. Sia dal punto di vista sanitario, sia per quanto riguarda l’ordine pubblico.