Ancora licei occupati nella capitale. Al liceo scientifico Manfredi Azzarita l’occupazione è terminata con l’arrivo della polizia. Ieri mattina all’alba gli studenti sono entrati scavalcando il cancello e si sono barricati in classe bloccando gli ingressi con banchi e sedie. Con l’arrivo degli agenti si sono convinti a lasciare il liceo nel quartiere Parioli. Adesso una pattuglia controlla che non vi siano altre entrate di straforo.
Il motivo della protesta nel Manfredi Azzarita è da ricondurre agli ingressi scaglionati per evitare affollamento sui mezzi pubblici. Ma gli studenti dicono che così facendo si riduce il loro tempo libero. Inoltre agli studenti non piace l’utilizzo del cortile per 20 minuti a settimana.
Occupati anche i licei Righi e Ripetta
La protesta dei liceali romani dunque non si ferma. Oltre al Manfredi Azzarita occupato anche il liceo Virgilio e liceo scientifico Righi. Al Righi circa sessanta studenti sono entrati verso le 15.20 all’interno dell’edificio di via Boncompagni senza incontrare resistenza. In questo caso gli occupanti chiedono di tornare in presenza. Dicono di essersi sottoposti a tampone prima dell’occupazione e di essere risultati negativi.
Momenti di tensione tra polizia chiamata dalla dirigente scolastica e studenti anche davanti al liceo artistico Ripetta dove gli agenti non hanno permesso agli studenti di penetrare all’interno dell’istituto dove ci sono altri ragazzi che da ieri hanno occupato la scuola. Gli studenti hanno iniziato a gridare cori di insulti agli agenti. “Questo è il vero volto di uno Stato che si finge democratico e poi reprime gli studenti che lottano. Gli studenti chiedevano semplicemente di entrare nella loro scuola che è occupata da ieri e questa è stata la risposta” hanno poi scritto gli studenti in una nota.
Inviata una lettera alla neo assessora Claudia Pratelli
E’ stata inviata una lettera alla neo assessora alla scuola, Claudia Pratellia il preside del liceo classico Pilo Albertelli Carlo Rossi. Rossi chiede di intervenire per evitare lo stop delle lezioni per le prossime elezioni ” Un suo intervento – scrive il preside- testimonierebbe una nuova e necessaria attenzione per scuole post Covid che hanno già subito, in meno di un mese e mezzo, due interruzioni elettorali, una sospensione per il G20, occupazioni studentesche. Un’occasione utile per cominciare a sostituire i seggi elettorali in siti alternativi alle scuole“.