I maggiori ospedali romani e della regione sono in allerta. I contagi aumentano di giorno in giorno e anche se il tasso di occupazione delle terapie intensive resta al di sotto della soglia limite. Tuttavia è quasi certo che le prossime due settimane ci sarà un picco di contagi e questo preoccupa le strutture sanitarie.
Grazie ai vaccini ancora i numeri sono contenuti
La situazione è ancora sotto controllo grazie al successo della campagna vaccinale. I dati lo dimostrano: dei 12 pazienti affetti da Covid ricoverati nella Terapia intensiva del Policlinico Umberto I, il 90 per cento non è vaccinato. In questo ospedale i posti letto per i malati di covid sono 15. Al Policlinico di Tor Vergata, su 48 nuovi posti letto Covid, 6 ne sono stati dedicati, alla terapia sub-intensiva e alcuni sono ancora liberi. Al Policlinico Gemelli, i posti letto Covid, sono 30 e 21 sono già occupati.
Covid, situazione straordinaria per il personale ospedaliero
La situazione del tutto straordinaria che si è creata nella sanità italiana a causa del covid deve fare i conti con la mancanza di personale. Allestire e smontare reparti covid crea problemi nel reperimento del personale. Gli infermieri e i medici impiegati per far fronte all’emergenza vengono meno alla loro usuale postazione di lavoro, magari in pronto soccorso, nei regolari reparti ospedalieri e nelle sale operatorie. L’anno scorso sono stati richiamati gli specializzandi degli ultimi anni. Occorre davvero porre rimedio alla carenza di personale per smaltire tutti quegli interventi non Covid rimasti imbrigliati nelle liste d’attesa.
Nel frattempo, tutto quello che si può fare è un rafforzamento dei reparti di terapia intensiva. Al San Filippo Neri e Santo Spirito, le terapie intensive Covid non sono state ancora riattivate e sicuramente il numero dei posti letto sarà inferiore a quello di un anno fa. Al San Filippo Neri quasi tutti i posti ordinari di Terapia intensiva (27-30) sono occupati.