Dal mercato ridicolo e improvvisato al caro biglietti. I tifosi laziali, come Sarri, sono in rivolta per quello che hanno definito un mercato di indebolimento. L’arrivo all’ultimo minuto di Cabral non può bastare. E così domani si sono dati appuntamento a Formello per protestare contro la proprietà.
Contestazione annunciata
La parte più calda della tifoseria biancoceleste ha annunciato la protesta per giovedì 3 febbraio alle ore 13 al centro sportivo di Formello. “La contestazione si fa allo stadio, sul campo, in presenza e non soltanto scrivendo sui social. Abbiamo assistito al solito calciomercato ridicolo e improvvisato, figlio di un progetto che non esiste. La Lazio è nostra e non di chi la gestisce!”- riporta il manifesto firmato Ultras Lazio. “Ora basta, chi veramente ha a cuore questa squadra lo dimostri adesso” – scrivono gli ultras invitando a – “gridare tutto il nostro disprezzo nei confronti di questa società che se ne frega dei propri tifosi”.
Il mercato bocciato
Il calciomercato invernale della Lazio ha partorito diverse cessioni di giocatori fuori dal progetto tecnico, che non sono comunque servite a sbloccare l’indice di liquidità. E così a Formello, dopo tanti giocatori sondati e numerosi no ricevuti, Miranchuk in primis, è arrivato il solo Jovane Cabral, che era una riserva dello Sporting Lisbona e non è una prima punta in grado di sostituire Immobile. Oltre all’attaccante Sarri aveva chiesto anche un difensore, ma il problema liquidità ha impedito anche l’acquisto di Nicolò Casale dell’Hellas Verona, mentre Ghoulam è stato bloccato dal Napoli fino a fine stagione. E quindi la Lazio ha tesserato Kamenovic non gradito e già bocciato da Sarri la scorsa estate. L’allenatore, come ovvio, non ha per nulla gradito il mancato rafforzamento della squadra e il non coinvolgimento nelle scelte, e ora è molto lontano dal firmare il rinnovo di contratto che il presidente Lotito aveva annunciato prima di Natale.