L’Olimpico applaude la Lazio, che esce dall’Europa League a testa altissima. Nonostante l’eliminazione (2-2 ieri e 2-1 all’andata per il Porto) i tifosi biancocelesti hanno sostenuto e ringraziato a fine partita la squadra, protagonista di una prova volenterosa e convincente fino alla 96′. C’è rammarico per le tante occasioni sprecate dalla squadra di Sarri, che si è giocata fino all’ultimo la qualificazione con una formazione di forte e di grande esperienza internazionale come quella allenata dall’ex Conceição, salutato dai tifosi a fine partita.
“La più bella Lazio della stagione? È stata una buona partita, ci lascia l’amaro in bocca perché potevamo trovare la qualificazione. Abbiamo sbagliato dieci minuti, poi nel finale avessimo pareggiato prima avremmo potuto ottenere almeno i supplementari”, ha detto Maurizio Sarri a Sky nel post-partita.
La partita
I biancocelesti partono bene. Dopo due reti annullate a Immobile per due fuorigioco millimetrici, arriva l’errore di Pepe: verticalizzazione sbagliata in uscita palla, Immobile ne approfitta e dopo trenta metri palla al piede, realizza il vantaggio. Quando il match sembra in totale controllo, arriva l’ingenuità di Milinkovic: Otavio in area va verso il fondo in una zona di campo innocua, Milinkovic gli taglia la strada e commette un inutile quanto evidente fallo pestando un piede al giocatore avversario. L’arbitro dapprima lo ammonisce per simulazione, poi chiamato alla OFR dal VAR, assegna correttamente il rigore trasformato da Taremi, con Strakosha che intuisce, ma non ci arriva per poco.
Nella ripresa il Porto prende in mano la partita con personalità e qualità, sfruttando un’uscita dagli spogliatoi diversa da parte della Lazio. Il vantaggio degli ospiti arriva al termine di una serie di occasioni pericolosissime create per la porta di Strakosha. Il portiere albanese salva la Lazio in almeno tre occasioni, poi Matheus Uribe colpisce: difesa laziale piantata, scavetto di Taremi e sinistro del colombiano. Vantaggio legittimato da venti minuti di grande pressione della squadra di Conceicao. La Lazio sembra alle corde, ma non manca certo in generosità: nel finale gli assalti sono confusi, ma volenterosi. Il forcing biancoceleste produce almeno quattro grandi occasioni: una traversa di Luis Alberto e tre salvataggi sulla linea. Nel finale, Cataldi regala l’ultimo brivido correggendo in porta con un tap-in dopo il palo di Immobile.
Il tabellino
Marcatori: 19′ Immobile (L), 31′ rig. Taremi (P), 68′ Uribe (P), 90’+4′ Cataldi (L)
LAZIO (4-3-3): Strakosha; Marusic, Luiz Felipe, Patric, Radu (54′ Hysaj); Milinkovic, Leiva (54′ Cataldi), Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Pedro (71′ Moro). A disp.: Reina, Furlanetto, Acerbi, Kamenovic, Akpa Akpro, Andrè Anderson, Basic, Romero, J. Cabral.
All.: Maurizio Sarri
PORTO (4-4-2): Diogo Costa; Bruno Costa, Mbemba, Pepe, Zaidu; Otavio, Uribe, Vitinha (78′ Grujic), Pepe (69′ Joao Mario); Taremi (79′ Evanilson), Toni Martinez (56′ Galeno). A disp.: Marchesin, Fabio Cardoso, Marcano, Francisco Conceicao, Ruben Semedo, Eustaquio, Vieira, Borges.
All.: Sergio Conceicao
Arbitro: Deniz Aytekin (GER)
NOTE: Ammoniti: 4′ Radu (L), 45’+2′ Zaidu (P), 76′ Cataldi (L), 77′ Luis Alberto (L), 79′ Otavio (P). Recupero: 5′ pt, 6′ st