Con le nuove norme, dal 10 gennaio anche i giocatori di Serie A per poter giocare devono essere in possesso del super green pass e la Roma si trova a dover gestire un nuovo problema: un titolare no vax.
Il calcio soffre la pandemia
Le regole imposte dalla pandemia gravano da tempo sul mondo del calcio. Capienza degli stadi ridotta del 50%, obbligo per tifosi e spettatori di green pass ‘ rafforzato’ e mascherina FFP2,ma le restrizioni riguardano anche i giocatori.
Secondo le recenti disposizioni, non basterà più il tampone. Gli atleti di “sport di squadra all’aperto” possono giocare solo se vaccinati o guariti negli ultimi sei mesi. In seria A ci sono circa 25-30 calciatori di Serie A, (il 2%) che non hanno voluto vaccinarsi e adesso non possono più permettersi questa decisione. Dovranno obbligatoriamente iniettarsi il vaccino.
Pressing della squadra sul giocatore no vax
I club cercano di convincere i propri giocatori no vax a vaccinarsi. Tra questi un giocatore di punta della Roma, un titolare caro a Mourinho. La squadra rassicura sul fatto che il calciatore è sulla strada del vaccino, ma niente è sicuro. Il 10 gennaio è dietro l’angolo anche se ci sono ancora due turni di campionati dove si può giocare con il tampone negativo.
Per la Roma, i guai collegati al virus non finiscono con i giocatori no vax. Due calciatori giallorossi sono tornati dalle vacanze a Dubai e sarebbero risultati positivi al tampone rapido effettuato a Fiumicino. Oggi è arrivato anche il risultato test molecolare che ha confermato il contagio di uno dei due. Purtroppo il perdurare dell’epidemia sta complicando di molto anche la vita degli sportivi.