La deputata No Vax Sara Cunial, ex 5 stelle ora del gruppo misto è stata fermata dagli assistenti parlamentari nella strada adiacente a Montecitorio perché non può votare. La deputata infatti non ha il Green pass base, obbligatorio per accedere al palazzo.
A nulla è valso il tentativo di ottenere il permesso dal Presidente
La Cunial ha cercato di ottenere il permesso dal presidente della Repubblica nel seggio speciale per elettori positivi o in quarantena, ma poiché non rientrava in nessuna delle categorie in quanto No vax non è potuta entrare a Montecitorio. La Cunial è arrivata all’ingresso di via della Missione accompagnata dall’avvocato Edoardo Polacco e con Davide Barillari consigliere regionale del Lazio il quale ha chiosato: “È un problema politico non sanitario, un parlamentare non può votare, una persona sana non può votare Alle prossime elezioni gli italiani non voteranno senza green pass, questa è la prova. Lei deve contagiarsi per entrare… Credo solo lei sia in queste condizioni”.
LA Cunial ha persino chiamato i carabinieri e ha tuonato: “Quereleremo chi ci ha negato l’accesso e il presidente della Camera Fico. Siamo in presenza di abuso. Non è più concesso a un parlamentare di entrare alla Camera e dare il voto per il presidente della Repubblica. Per tutti, chi è sano, chi ha il green pass, chi è positivo, è possibile farlo, tutti tranne la sottoscritta. È una norma ad personam. Oggi capita a un parlamentare in futuro a qualsiasi cittadino”. Secondo Sara Cunial i carabinieri redigeranno un verbale che dovrà essere firmato da chi si assume la responsabilità dell’abuso commesso. “Tremano perché siamo pronti domani a invalidare tutta l’elezione”
Pur sapendo che per entrare in Aula alla Camera serve almeno green pass base ottenuto con il tampone ed essendo stata ampiamente avvertita insieme a molti altri no vax, per la Cunial si tratta di una discriminazione. “Così si subordina un diritto costituzionale al green pass, che è un documento burocratico amministrativo e non può essere usato per subordinare un diritto costituzionale” dimenticandosi che siamo in una situazione di emergenza sanitaria.
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