Oggi nel Comune di Civitavecchia si terrà la prima tappa della più importante iniziativa educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato nell’ambito della prevenzione dei rischi e dei pericoli presenti in rete. La manifestazione è svolta in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione nell’ambito del progetto “Generazioni connesse”, ed è rivolta ai minori e ai giovani.
Nelle scorse edizioni il progetto ha raccolto un grande successo: gli operatori della Polizia Statale e delle Comunicazioni hanno incontrato più di 2 milioni e mezzo di studenti, 220.000 genitori, 125.000 insegnati e ben 18.500 istituti scolastici.
Scopo dell’iniziativa: prevenire episodi di violenza e di cyberbullismo
Il progetto realizzato dalla Polizia di Stato ha un solo grande obiettivo: “fare in modo che il dilagante fenomeno del cyberbullismo non faccia più vittime”. A tal fine è necessario prevenire gli episodi di violenza, in tutte le sue forme, che avvengono in rete, responsabilizzare ed educare i ragazzi ad un corretto utilizzo della parola. Mediante il “diario di bordo” consultabile al seguente indirizzo https://www.facebook.com/unavitadasocial/ i ragazzi potranno condividere il loro messaggio positivo, la loro opinione e le loro esperienze personali.
I giovani oggi utilizzano i social-network per comunicare, stringere amicizie e coltivare relazioni: in molti, troppi casi, è stato però riscontrato un uso eccessivo di tali piattaforme, che può portare ad una chiusura verso il mondo esterno e alla dipendenza da social. La pandemia e le misure restrittive hanno purtroppo aggravato la situazione trasformando i social nell’unico strumento di socializzazione e comunicazione per i ragazzi.
La ricerca effettuata da Skuola.net
Dallo studio effettuato da Skuola.net per il progetto “Una vita da social” sono emersi dati e fattori interessanti e in alcuni casi preoccupanti sull’utilizzo dei social da parte dei giovani e sulle esperienze vissute in queste piattaforme che spesso i Millennials e la Gen Z tengono ben segreti.
Dalla ricerca emerge che 1 ragazzo su 3 ha un profilo fake sui social, 5 ragazzi su 6 controllano sempre chi mette like ai loro post 1 minore su 2 è vittima di violenze ed il dato è in netta crescita per i giovanissimi
Alla domanda “Perché questa identità anonima?” la maggior parte dei giovani intervistati ha risposto che lo fa per conoscere gente nuova senza esporsi troppo online (26%), per controllare i propri amici senza che loro lo sappiano (21%) o per visualizzare i contenuti condivisi dagli utenti da cui sono stati bloccati (20%). Non manca chi ricorre ai fake per controllare il proprio partner (10%) o chi cerca di sfuggire dal controllo dei propri genitori (il 4%).
Importanza della prevenzione
I risultati conseguiti nelle campagne educative dagli operatori della Polizia Postale nelle scuole di ogni ordine e grado, testimoniano l’importanza delle attività di prevenzione: internet è uno strumento che rappresenta una straordinaria opportunità di informazione, apprendimento, svago e comunicazione che supporta i giovani nello svolgimento delle attività quotidiane, dallo studio all’intrattenimento. Come ogni mezzo, oltre ai vantaggi, ha anche dei difetti e pericoli: violenza, razzismo, pornografia, cyberbullismo.
Attività di prevenzione come questa sono di fondamentale importanza in quanto mostrano ai ragazzi i pericoli della rete e come difendersi da questi, facilitando la fruizione del web, come un amico divertente, utile e non insidioso.