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mercoledì, Settembre 27, 2023

IX edizione di “Una vita da social”, campagna educativa della Polizia di Stato

Oggi nel Comune di Civitavecchia si terrà la prima tappa della più importante iniziativa educativa itinerante realizzata dalla Polizia di Stato nell’ambito della prevenzione dei rischi e dei pericoli presenti in rete. La manifestazione è svolta in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione nell’ambito del progetto “Generazioni connesse”, ed è rivolta ai minori e ai giovani.

Nelle scorse edizioni il progetto ha raccolto un grande successo: gli operatori della Polizia Statale e delle Comunicazioni hanno incontrato più di 2 milioni e mezzo di studenti, 220.000 genitori, 125.000 insegnati e ben 18.500 istituti scolastici.

Scopo dell’iniziativa: prevenire episodi di violenza e di cyberbullismo

Il progetto realizzato dalla Polizia di Stato ha un solo grande obiettivo: “fare in modo che il dilagante fenomeno del cyberbullismo non faccia più vittime”. A tal fine è necessario prevenire gli episodi di violenza, in tutte le sue forme, che avvengono in rete, responsabilizzare ed educare i ragazzi ad un corretto utilizzo della parola. Mediante il “diario di bordo” consultabile al seguente indirizzo https://www.facebook.com/unavitadasocial/ i ragazzi potranno condividere il loro messaggio positivo, la loro opinione e le loro esperienze personali.

I giovani oggi utilizzano i social-network per comunicare, stringere amicizie e coltivare relazioni: in molti, troppi casi, è stato però riscontrato un uso eccessivo di tali piattaforme, che può portare ad una chiusura verso il mondo esterno e alla dipendenza da social. La pandemia e le misure restrittive hanno purtroppo aggravato la situazione trasformando i social nell’unico strumento di socializzazione e comunicazione per i ragazzi.

La ricerca effettuata da Skuola.net

Dallo studio effettuato da Skuola.net per il progetto “Una vita da social” sono emersi dati e fattori interessanti e in alcuni casi preoccupanti sull’utilizzo dei social da parte dei giovani e sulle esperienze vissute in queste piattaforme che spesso i Millennials e la Gen Z tengono ben segreti.

Dalla ricerca emerge che 1 ragazzo su 3 ha un profilo fake sui social, 5 ragazzi su 6 controllano sempre chi mette like ai loro post 1 minore su 2 è vittima di violenze ed il dato è in netta crescita per i giovanissimi

Alla domanda “Perché questa identità anonima?”  la maggior parte dei giovani intervistati ha risposto che lo fa per conoscere gente nuova senza esporsi troppo online (26%), per controllare i propri amici senza che loro lo sappiano (21%) o per visualizzare i contenuti condivisi dagli utenti da cui sono stati bloccati (20%). Non manca chi ricorre ai fake per controllare il proprio partner (10%) o chi cerca di sfuggire dal controllo dei propri genitori (il 4%).

Importanza della prevenzione

I risultati conseguiti nelle campagne educative dagli operatori della Polizia Postale nelle scuole di ogni ordine e grado, testimoniano l’importanza delle attività di prevenzione: internet è uno strumento che rappresenta una straordinaria opportunità di informazione, apprendimento, svago e comunicazione che supporta i giovani nello svolgimento delle attività quotidiane, dallo studio all’intrattenimento. Come ogni mezzo, oltre ai vantaggi, ha anche dei difetti e pericoli: violenza, razzismo, pornografia, cyberbullismo.

Attività di prevenzione come questa sono di fondamentale importanza in quanto mostrano ai ragazzi i pericoli della rete e come difendersi da questi, facilitando la fruizione del web, come un amico divertente, utile e non insidioso.

Anca Mihai
Anca Mihai
Giornalista freelance corrispondente estero per varie testate romene. Dal 2003 annovera esperienze come corrispondente dall'Italia per la Televisione Alephnews, Kanal D, l'Agenzia Nazionale di Stampa Agerpres, il quotidiano Adevarul e Radio Romania Timisoara. Residente a Roma dal 2004, ha conseguito la seconda Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università Sapienza di Roma. Nel 2000 si è laureata in Giornalismo e Inglese Applicato presso l'Università dell'Ovest di Timisoara.

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