Secondo uno studio effettuato in Sudafrica, il vaccino del laboratorio americano “mostra un’efficacia del 70% nella riduzione dei ricoveri”. Notizia che rincuora il mondo intero.
E’ risultato che il vaccino del laboratorio americano Pfizer è generalmente meno efficace contro l’Omicron, ma protegge il 70% dai casi gravi, secondo uno studio presentato ieri martedì 14 dicembre e realizzato in Sudafrica, Paese in cui a novembre è stata rilevata la nuova variante.
Incertezze sulla natura di questa nuova forma di Covid-19
Molte incertezze aleggiano sulla natura di questa nuova forma di Covid-19.È più contagioso, come dimostrano le prime osservazioni degli scienziati, ma il numero insolitamente alto di mutazioni che ha, solleva preoccupazioni sulla sua capacità di resistere ai vaccini. Lo studio sviluppato dalla principale compagnia di assicurazione sanitaria privata del paese, Discovery, con scienziati del South African Medical Research Council (SAMRC), si basa sui risultati di 78.000 test PCR ottenuti tra il 15 novembre e il 7 novembre.
Contaminazioni aumentate a livello esponenziale
Nonostante i casi meno gravi, i sistemi sanitari potrebbero essere travolti dal volume delle contaminazioni, vista la rapida diffusione di Omicron”, ha avvertito però Ryan Noach. Il Sudafrica ha visto un aumento esponenziale delle infezioni dall’emergere di Omicron, causando il 90% dei casi. È ufficialmente il Paese africano più colpito dal virus con oltre 3,1 milioni di casi e più di 90.000 morti.
Poco più di un quarto della popolazione di 59 milioni di persone è completamente immunizzata, molti più che altrove in Africa, ma molto indietro rispetto al resto del mondo. Il paese amministra i vaccini Johnson & Johnson e Pfizer, con il quale sono state inoculate oltre 20 milioni di dosi. Il governo ha recentemente annunciato una terza dose a partire da gennaio.