Lottare in campo per superare le difficoltà quotidiane, continuare a sorridere alla vita e a sognare, oltre un handicap fisico, grazie al potere del calcio di emozionare. Con questo spirito è nata l’associazione sportiva dilettantistica Roma Calcio Amputati. Sarà la squadra della Capitale ad annoverare tra le sue file ragazzi, giovani, e adulti amputati, con malformazioni o agenesie di arti, accomunati dalla passione per il calcio.
La presentazione in Campidoglio
La neonata squadra voluta da Arturo Mariani, 28enne fondatore e capitano, oltre che già componente della Nazionale amputati, per dare la possibilità a tutte le persone con disabilità di giocare a calcio e di praticare sport, si è presentata ufficialmente alla stampa e alla città, nella sala della Protomoteca del Campidoglio. La Roma Calcio Amputati può contare sul sostegno di personalità di spicco che hanno sposato il progetto e ricoprono un ruolo all’interno dell’organigramma societario quali il vicepresidente Simone Perrotta, ex calciatore della Roma e campione del mondo nel 2006, il direttore sportivo Luca Zavatti, ex calciatore professionista, ed il consigliere Matteo Cavagnini, campione di basket in carrozzina. Presidente della nuova realtà è il padre di Arturo, Stefano Mariani.
Rinascita e voglia di vincere
La Roma Calcio Amputati ha giocato la sua prima partita a Genzano, si allenerà al centro sportivo Jem’s Soccer Academy all’Infernetto e parteciperà al campionato italiano Fispes che inizierà a marzo e ora conta 4 club: Roma, Levante, Vicenza e Montelabbate. Gli obiettivi da raggiungere a breve, medio e lungo termine sono prestigiosi ed ambiziosi. Come sottolinea la società, coesisteranno inclusione sociale ed ambizione sportiva. “Se da un lato c’è il desiderio di imporsi in campo nazionale ed internazionale con i ragazzi che comporranno la squadra, dall’altro c’è la volontà di rendere migliore il mondo in cui viviamo, favorendo l’inclusione, l’integrazione e l’accessibilità, coinvolgendo sempre più persone, promuovendo e realizzando attività anche formative e sensibilizzando l’opinione pubblica”. Il sogno: diventare un giorno un’entità legata all’ As Roma e giocare all’Olimpico.

Taviani: “Importante progetto di inclusione e integrazione”
“Si tratta di un progetto importante che promuove il calcio attraverso temi fondamentali quali l’inclusione, l’integrazione e l’accessibilità. Un’esperienza unica e per questo saluto con grande entusiasmo e favore la nascita di questa associazione – ha detto Roberto Taviani, delegato del Presidente della Regione Lazio alle Politiche dello Sport presente all’evento insieme all’assessore allo Sport del Comune di Roma Alessandro Onorato -. A tutti gli atleti rivolgo il mio personale augurio e quello dell’Amministrazione regionale, nella speranza che oltre al divertimento, fondamentale quando si fa sport a qualsiasi livello, arrivino anche grandi soddisfazioni e vittorie sportive. Lo sport non è solo esercizio fisico e disciplina ma anche un potente mezzo di comunicazione, iniziative come queste ne sono la palese dimostrazione”.