Il professore dell’Università degli Studi della Tuscia (Unitus), Dario Angeletti, 50 anni, è stato trovato morto nella sua auto martedì pomeriggio. La macchina si trovava nella Riserva naturale Le Saline di Tarquinia. Un passante ha notato il corpo insanguinato e ha chiamato le forze dell’ordine. Nel corso della notte i carabinieri hanno arrestato un sospettato che momentaneamente è ricoverato all’ospedale di Belcolle.
Esclusa l’ipotesi di suicidio
Vicino alla macchina del professor Angeletti, sul terreno sabbioso, gli investigatori hanno individuato le impronte di pneumatici di un’altra macchina che è partita con tutta furia. La vittima è stata trovata riversa sul volante della sua Volvo berlina grigia, con la cintura di sicurezza allacciata e con una ferita alla testa prodotta da un’arma da fuoco. Gli investigatori sono in allerta ma le persone che lo conoscevano pensano ad un esecuzione mafiosa. L’arma da fuoco non è stata ancora trovata.
Perquisizioni nel Borgo di San Martino
Le forze dell’ordine hanno sequestrato tutti i filmati delle videocamere della zona per ricostruire gli ultimi momenti di vita del professor Dario Angeletti. Sono stati interrogati i parenti e gli amici del professore per individuare dettagli che possano portare a identificare con certezza l’assassino. In tarda serata, in seguito a delle perquisizioni nel Borgo San Martino, i carabinieri hanno individuato e arrestato il presunto omicida, che ora si troverebbe all’ospedale di Belcolle.

Oggi l’autopsia
La Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo per omicidio. Il magistrato ha disposto l’autopsia che sarà eseguita giovedì. Gli investigatori cercano di capire se il professore si trovava presso le Saline di Tarquinia per lavoro e il killer conosceva i suoi spostamenti. Nessuna pista è esclusa, al momento. Pochi giorni fa, proprio alle Saline, il professor Dario Angeletti aveva partecipato al convegno sulle “Forze evolutive in ambiente ipersalino” come relatore.
Ucciso a pochi metri dal suo laboratorio
Angeletti era un biologo, dottore di ricerca in ecologia, professore associato in ecologia al dipartimento di Scienze ecologiche e biologiche dell’Unitus. La sua attività di ricerca si focalizzava su ecologia, genetica ecologica, biologia della conservazione e monitoraggio ambientale. Dal 2017 era responsabile dell’unità di ricerca del centro interuniversitario sui cetacei. È autore di 52 contributi scientifici tra articoli su riviste internazionali, su riviste nazionali e in atti di congressi nazionali ed internazionali. Era molto conosciuto e stimato a Tarquinia dove viveva e lavorava. Parte della sua attività si svolgeva anche nel laboratorio di ecologia e centro ittiogenico sperimentale alle Saline di Tarquinia, a poca distanza dal posto dove il suo corpo è stato trovato senza vita.
Il cordoglio degli amici
La notizia del omicidio del professor Dario Angeletti ha fatto, subito, il giro dei social media. Gli amici e i suoi studenti hanno espresso lo sgomento e la rabbia per l’accaduto. Tutti lo definiscono come una persona gentile e riservata, appassionata dal suo lavoro. Angeletti, nato a Civitavecchia, era sposato ed aveva due figli e due sorelle.