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venerdì, Giugno 2, 2023

Il Lazio antico diventa digitale

Università Sapienza e la Regione Lazio hanno creato una mappa digitale completa dei beni e siti archeologici nel territorio laziale sud del Tevere. Il progetto “Lazio Antico. Atlante del Lazio meridionale”, realizzato dal Dipartimento di Scienze dell’antichità tra il 2018 e il 2021 ha avuto come obiettivo la realizzazione di una Infrastruttura di dati territoriali (Idt) basato su un sistema informativo specifico.

La Storia con un click

Gli studiosi hanno raccolto tutta la documentazione relativa ai ritrovamenti archeologici compresi tra le metà del IX secolo a.C. e la metà del VI secolo d.C. In pratica, tutti i reperti trovati nel territorio laziale a sud del Tevere, corrispondenti in antico alle zone comprese nel Latium Vetus (incluso il suburbio di Roma) e Latium Adiectum. Grazie a questo sistema è stato possibile integrare i database digitali con una specifica cartografia numerica e gestire i dati raccolti da tutte le fonti di informazione disponibili quali studi pregressi, ricerche edite e inedite e indagini archeologiche. Il prodotto di tale lavoro riveste anche un ruolo fondamentale per la programmazione e l’attuazione di attività di pianificazione urbanistica e territoriale. Agevola, inoltre, l’opera di tutela e valorizzazione dei Beni Culturali nella Regione e favorendo la realizzazione di percorsi editoriali ed espositivo-museali virtuali o reali. 

Censiti più di 200 comuni del Lazio antico

Grazie al progetto, il Lazio può essere comodamente visitato da casa, direttamente sul sito che ospita la mappa. Oltre alla linea del tempo, il sito offre le ricostruzioni dei monumenti antichi, al momento sgretolati dal tempo. I territori e l’esata posizione geografica del ritrovamento dei reperti si trova sulla mappa. Una visione tridimensionale e la vista dal satellite creano un ponte spazio-temporale. Tutti i nomi sono in latino rendendo l’idea dell’evoluzione linguistica degli attuali posti del Lazio. I ricercatori hanno censito, catalogato epigrafi, sculture, decorazioni architettoniche, pavimentali e parietali in 215 comuni del Lazio con l’analisi di 69 contesti territoriali attribuibili a tutte le antiche città del settore indagato. Un totale di oltre 41 mila presenze archeologiche e monumentali, le cosiddette Unità Topografiche, che hanno condotto alla schedatura di oltre 10 mila oggetti.

Spazio ai giovani ricercatori

Grazie al finanziamento della Regione Lazio, il progetto “Lazio Antico. Atlante del Lazio meridionale” ha visto il coinvolgimento di più di 30 giovani studiosi tra i 22 e i 40 anni. Sono dottori di ricerca e dottorandi, specializzati e specializzandi in archeologia, studenti e laureandi. La squadra è stata supportata dalla Regione Lazio con 500mila euro grazie ai quali Sapienza, aggiungendo ulteriori contributi propri, ha bandito ed erogato in tutto 8 assegni di ricerca7 contratti di tipo A e 21 borse di studio.

Anca Mihai
Anca Mihai
Giornalista freelance corrispondente estero per varie testate romene. Dal 2003 annovera esperienze come corrispondente dall'Italia per la Televisione Alephnews, Kanal D, l'Agenzia Nazionale di Stampa Agerpres, il quotidiano Adevarul e Radio Romania Timisoara. Residente a Roma dal 2004, ha conseguito la seconda Laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università Sapienza di Roma. Nel 2000 si è laureata in Giornalismo e Inglese Applicato presso l'Università dell'Ovest di Timisoara.

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