Tra il 27 dicembre e il 3 gennaio il numero dei dipendenti Atac e Ama in isolamento per contagio si è raddoppiato. Da lunedì, 303 dipendenti dell’azienda che assicura la mobilità a Roma, sono positivi al coronavirus. Le assenze hanno scaturito una serie di disservizi per i cittadini soprattutto sulla tratta Roma – Lido.
Quasi l’8% dei lavoratori in isolamento
A Capodanno erano 151 dipendenti a casa, da lunedì sono ufficialmente 303. A loro si aggiungono i 559 impiegati già in quarantena. Dunque il 7,8% dei dipendenti ATAC è fuori gioco. Le conseguenze si vedono già nella stazioni della metro Roma –Lido dove le corse passano ogni ora. In altre parole, come già visto la sera del 31 dicembre il Covid rischia di far saltare altre corse di bus e metro. Nel Lazio i contagi sono saliti, ma l’azienda è decisa di controllare i veri casi di isolamenti tra i suoi dipendenti.
Controlli aziendali
L’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, teme l’effetto delle quarantene. Per questo lunedì ha chiesto ad Atac una stretta anti-furbetti sugli isolamenti volontari. Vanno rispettate tutte le nuove regole sulla e i dipendenti che hanno la terza dose del vaccino devono presentarsi al lavoro. L’azienda ha deciso di schierare i suoi 007 e quelli privati, già ingaggiati prima dell’era pandemica per sanare la piaga dell’assenteismo.
Prevedimenti disciplinari per il mancato rispetto delle regole
L’azienda ha inviato ai lavoratori una circolare per chi non può mettersi in smart working: Green Pass e mascherine sono la base. Quindi la raccomandazione di tenere aperte le finestre (e i finestrini) per il ricambio dell’aria e soprattutto di evitare assembramenti ai tornelli, ai bar delle rimesse, davanti alle macchinette del caffè. Chi non rispetta le regole, come si legge in chiusura di nota, rischia un provvedimento disciplinare: “La società intensificherà le verifiche da parte del personale aziendale (e da parte di organismi esterni deputati al controllo per competenza) così da garantire il rispetto delle misure adottate a contenimento della diffusione del virus”.
I numeri del contagio in ATAC
Attualmente ci sono 151 autisti positivi e 315 in quarantena. Tra i macchinisti si registrano 21 casi e altrettanti isolamenti, mentre ci sono 43 meccanici a casa con il Covid e 81 fuori servizio perché venuti a contatto con un contagiato. Numeri destinati a crescere se è vero che la popolazione di Atac risponde a Omicron proprio come quella del Lazio. A quel punto potrebbe essere necessario tagliare sui servizi offerti ai romani.