E’ di ieri l’ultimo post del sindaco Gualtieri dove esprime pubblicamente la sua gioia per aver vissuto in prima persona l’assegnazione della medaglia e del diploma Premio Nobel per la Fisica al Professor Parisi.
“Un onore per me prendere parte oggi alla cerimonia per il conferimento della medaglia e del diploma Premio Nobel per la Fisica al Professor Parisi, che ha dato lustro alla Sapienza Università di Roma, alla città di Roma e al nostro Paese. Giorgio Parisi è riuscito a comprendere e a descrivere i sistemi complessi, a mettere ordine nel disordine. La sua teoria permette di estrarre informazioni rilevanti anche in sistemi apparentemente disordinati. Una teoria che si applica a moltissimi ambiti, dalla fisica alla biologia, dalle neuroscienze allo studio del clima. Probabilmente nel futuro vedremo sue attuazioni in scenari ancora diversi, per esempio gli strumenti della teoria dei sistemi disordinati potrebbero applicarsi anche al traffico di Roma. La nostra città è fortunata ad avere uno scienziato del calibro di Giorgio Parisi, che ha passato qui tutta la carriera scientifica, che ha accettato di partecipare al costituendo comitato scientifico di Roma e di esserne il presidente onorario, e che qui ha creato la sua scuola. Forse mai come in questo momento nella storia della Repubblica, l’Italia per vincere le sue sfide ha bisogno della forza delle sue Università: del sapere, della scienza, della ricerca. Anche in questo il Professor Parisi è un modello e una fonte di ispirazione, per l’importante lavoro che svolge da anni nella formazione degli studenti e dei giovani studiosi. Roma è fiera di questo importante riconoscimento che ci auguriamo tutti possa essere di ulteriore stimolo ad affermare la centralità della scienza e del metodo scientifico, ad investire nella ricerca e a comprendere, per citare proprio il Professor Parisi, che non è pensabile lo sviluppo tecnologico senza un parallelo avanzamento della scienza pura“.
Riportiamo il post perché ci uniamo alla gioia del sindaco ma il punto è che la gran parte dei romani non gradisce.
Gualtieri dal momento del suo insediamento ha presenziato a molte cerimonie di rappresentanza sotto l’occhio critico dei suoi concittadini. Su ogni post dove si celebra un evento che sia il diploma della Sapienza al Nobel Parisi, l’apertura della mostra dei libri alla Nuvola, l’inaugurazione di un’area giochi a Ostia, i commenti dei romani dove si chiede meno apparenza e più sostanza fioccano inesorabili.
Di seguito solo una piccola rappresentanza dei post polemici:
“Si vergogni, Roma è al tracollo !! Le hanno spiegato quali sono le mansioni del Sindaco oltre quelle di partecipare ad eventi culturali e intellettuali?“
“Per “mettere ordine nel disordine” inizierei dalla “monnezza”, anche senza scomodare un fisico. Il traffico può attendere: a quello siamo abituati, alla “monnezza” ancora no. Per favore, Sindaco, tolga la differenziata porta a porta”.
“Caro Sindaco, quasi 4 mesi per prenotare un rinnovo di carta d’identità e poi arrivi all’ufficio ed i terminali non funzionano!!!E gli impiegati del IV municipio non sono in grado di fare nulla per la cittadinanza!!!Una situazione VERGOGNOSA!!!!!“
“Che ci si avvalga di consulenze qualificate universitarie per individuare soluzioni di breve periodo al problema della congestione del traffico a Roma. La situazione è critica”.
“A quando l’obbligo per i netturbini di pulire??????? Secondo bonus?! Siete vergognosi. Rivoglio indietro le tasse. Questo non è un servizio. Pietosi. Siete da denuncia. Altro che fiere e mostre. E ti sei pure aumentato lo stipendio….. Stile pd”.
“Sindaco io l’ho votata insieme a tanti romani, non ci deluda! La vorremmo vedere un po’ meno e vedere i cambiamenti, non ci deluda perché Roma in questa situazione non è mai stata e non ha intenzione di perdonare altri errori, le assicuro che non interessa nessuno vederla sfogliare dei libri, non credo sia il suo lavoro con tutto il rispetto”.
I social possono essere contenitori di facezie ma anche lo specchio dei bisogni di una comunità. Poiché il sindaco sente l’esigenza di condividere il suo lavoro proprio su un social come facebook non sottovaluti l’unica risposta diretta e senza filtri, che la comunità dei cittadini può dare suo lavoro.