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giovedì, Settembre 28, 2023

Gli italiani saranno sempre più belli e sempre meno in salute

Per la medicina estetica il 2021 si è chiuso positivamente: le richieste di trattamenti, nonostante la pandemia, non sono calate. “Il mercato ha retto bene, il settore non risente della crisi” afferma il presidente di AITEB-Associazione italiana terapia estetica e botulino, Piero Fundarò.

Pare che gli interventi più richiesti siano i filler al contorno occhi, la parte del viso sempre esposta e visibile anche quando si indossa la mascherina. Ma molti ne approfittano anche per migliore la zona intorno alla bocca. La mascherina ha anche il vantaggio di nascondere eventuali lievi gonfiori che possono verificarsi nei primi giorni dopo il trattamento.

Un trend in crescita del 10% ogni anno, come quello dei ritocchini estetici non definisce le spese della sola classe abbiente, pare sia una spesa generalizzata a più livelli.

Altri dati rivelano come curarsi sia diventato impossibile

Gli italiani quindi spendono per nascondere le rughe ma non riescono a spendere per tutelare la propria salute come rileva una recente indagine citata dal Segretario Nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano, (ma non rivela gli autori e l’esatto periodo temporale a cui si riferisce). “ La realtà è che oltre il 50% dei cittadini rinuncia, al diritto alla salute per problemi economici, indisponibilità del servizio o inadeguatezza dell’offerta” dichiara Giuliano “Visite, accertamenti diagnostici, ricoveri diventano sempre più un miraggio. La prevenzione è un vocabolo ormai dimenticato dalle famiglie italiane. E ci sono casi limite, come quello della Campania, dove le prestazioni sono state addirittura sospese. È un quadro terribile nel presente ma che potrebbe diventare apocalittico nel futuro quando inevitabilmente si pagheranno le conseguenze di questi anni di stop alle cure”.

Il Segretario prosegue:Il SSN deve essere rivoluzionato non a parole ma con i fatti e in tempi brevissimi. Bisogna restituire ai cittadini la possibilità di accedere ai servizi sanitari e per farlo c’è bisogno di una riforma strutturale che non può più attendere. Serve assumere operatori sanitari con forme di contratto a tempo indeterminato, bisogna potenziare la medicina territoriale e farne uno scudo che allenti la pressione sugli ospedali, procedere ad ammodernare strutture ormai obsolete e crearne di nuove. E servirà costruire un nuovo SSN che garantisca in ogni parte d’Italia la stessa qualità e la stessa assistenza, perché la nostra nazione non può e non deve viaggiare a velocità diverse. La salute in un paese civile è e deve restare un diritto di tutti conclude Giuliano.

Valentina Roselli
Valentina Roselli
Laureata in Scienze Politiche, giornalista, ha iniziato come cronista per importanti testate nazionali e locali, ha collaborato con alcuni periodici di attualità occupandosi di politica ed è stata direttrice editoriale del quotidiano "Notizie Nazionali". Negli ultimi anni ha lavorato come ghostwriter e ha collaborato ad inchieste giornalistiche di attualità per radio e tv online.

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