Una maxi frode fiscale scoperta a Nettuno dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma. Le fiamme gialle hanno sequestrato beni mobili e immobili, per un valore di circa un milione di euro. Dall’operazione sono emerse quattro persone indagate dalla Procura della Repubblica di Velletri. Agli indagati si contestano i seguenti reati: occultamento e distruzione delle scritture contabili, omessa e infedele presentazione delle dichiarazioni annuali e materiale falso.
L’operazione si inquadra nel più ampio dispositivo messo in campo dalla Guardia di Finanza di Roma a contrasto dell’economia sommersa e delle frodi fiscali, che alterano le regole del mercato e danneggiano i cittadini e gli imprenditori onesti.
Frode fiscale scoperta grazie a laboriose indagini
Il provvedimento cautelare è il risultato delle indagini delle Fiamme Gialle di Nettuno, che hanno sottoposto a verifica fiscale due società attive nel settore cartotecnico. I militari hanno scoperto ben 21 lavoratori in nero due dei quali percettori del reddito di Cittadinanza. Questi dipendenti hanno esibito modelli UNILAV falsificati. Dagli accertamenti svolti è emerso che i soggetti giuridici, intestati a “prestanome” hanno omesso sistematicamente di adempiere agli obblighi dichiarativi e al versamento di contributi previdenziali per oltre 400.000 euro.
Una delle società è stata liquidata e l’attività commerciale è proseguita attraverso una nuova impresa che ha ereditato i componenti più redditizi.
Il Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Velletri sulla base degli elementi raccolti ha potuto emettere il decreto di sequestro preventivo dei beni degli indagati, tra i quali una lussuosa villa di Nettuno per un valore di circa un milione di euro.