Massimo Ferrero, il presidente dimissionario della Sampdoria, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il principale indagato nell’inchiesta della procura di Paola (Cosenza) ora è rinchiuso nel carcere di San Vittore a Milano. Durante l’interrogatorio di garanzia svoltosi davanti al Gip di Milano, Ferrero ha preferito il silenzio. Venerdì, 10 dicembre, un consigliere regionale è andato a trovarlo e Ferrero si è commosso parlando dei propri figli piccoli e ha chiesto la possibilità di sentirli.
Preoccupazioni per i figli e per i dipendenti
Massimo Ferrero, da quando è stato arrestato, non ha avuto modo di parlare con i figli di cinque e otto anni avuti dall’attuale compagna. L’ex presidente della Sampdoria ha confessato che regge lo stress della situazione solamente per dimostrare a loro quant’è forte. “A 70 anni, trovarmi qui mi fa crollare il mondo addosso e non riesco a farmi una ragione di tutto questo”, ha continuato Ferrero. Inoltre i suoi pensieri vanno ai 600 dipendenti che potrebbero rimanere senza lavoro se la sua situazione si protrae. Durante questo periodo di fermo forzato, Ferrero ha confessato che sta scrivendo un libro. . Ferrero è l’unico in cella, mentre agli altri cinque arrestati, tra cui la figlia Vanessa e il nipote Giorgio, sono stati concessi agli arresti domiciliari.
I capi di accusa per Massimo Ferrero
La Procura di Paola, provincia di Cosenza, lo accusa di bancarotta fraudolenta e reati societari, con distrazione di 13 milioni di euro complessivi dalle sue aziende calabresi fallite. Nei prossimi giorni il Tribunale del Riesame di Catanzaro fisserà la data dell’udienza per decidere se accogliere o meno la richiesta dei legali di Ferrero di attenuare il provvedimento cautelare, concedendogli i domiciliari. L’obiettivo, come riporta «La Gazzetta dello Sport», è quello di fargli trascorrere il Natale in famiglia.