Sulla morte del professore Dario Angeletti ucciso martedì a Tarquinia, gli inquirenti stanno gettando i primi spiragli di luce. L’unico sospettato è un ex-collega, attualmente ricoverato per un malore alla vista dei carabinieri. Le riprese delle telecamere di sorveglianza hanno condotto le forze dell’ordine proprio a lui. L’autopsia, prevista per oggi, porterà altri chiarimenti. Gli investigatori cercano il movente dell’omicidio di Angeletti nella sua sfera privata.
In macchina con l’assassino
Il corpo di Dario Angeletti è stato trovato in macchina, al suo posto di guida, con la cintura di sicurezza ancora allacciata. L’uomo è stato ucciso con un proiettile nella tempia destra. Il dettaglio fa pensare che l’assassino sia salito in macchina accanto a lui. Le impronte di pneumatici trovate intorno alla vettura del professore hanno portato i carabinieri alla ricerca di una seconda macchina presente sul luogo del crimine. Le videoregistrazioni stradali hanno ripreso un uomo che si è scoperto poi, collegato al professore e che transitava in zona nelle ore del delitto. Si tratta di un ex-collega del Centro Ittiogenico Sperimentale Marino di Tarquinia.
Il sospettato piantonato in ospedale
I carabinieri lo hanno raggiunto ieri nella sua abitazione di San Martino in Cimino. Non appena ha visto i militari ha accusato un malore ed è stato ricoverato a Viterbo. Per ora non è iscritto nel registro degli indagati e non è in stato di fermo. Le forze dell’ordine lo stanno sorvegliando in modo da ascoltarlo sulla vicenda appena possibile. Intanto all’uomo è stato fatto il guanto di paraffina, una tecnica usata per vedere se sul corpo ci sono tracce di polvere da sparo.
La pista della vita privata
Dario Angeletti, nato a Civitavecchia ma conosciuto e stimato a Tarquinia e Viterbo dove insegnava e lavorava, lascia una moglie e due figlie. Ed è proprio nella sfera privata che gli inquirenti cercano di trovare il movente. I carabinieri ritengono che il professore potrebbe essere stato ucciso dal killer, forse per una donna. Sono stati ascoltati gli amici e la famiglia ma si cerca di arrivare agli ultimi contatti prima dell’ora fatale. La Procura di Civitavecchia ha messo sotto sequestro la macchina e tutti gli effetti personali del professore.
La città in lutto
Il Sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi, ha sospeso l’accensione pubblica delle luminarie come da tradizione per la Festa dell’Immacolata Concezione. “Siamo sconvolti dalla morte del nostro concittadino Dario. Tarquinia da alcune ore sta vivendo uno dei suoi momenti umani più bui. Mi unisco al dolore dei familiari e delle persone a lui più care, fiducioso che la giustizia faccia presto il suo corso” ha aggiunto il primo cittadino sul suo profilo Facebook, spiegando che “in questo giorno di lutto e sgomento saranno sospese le celebrazioni dell’accensione delle luminarie, lasciando spazio alla preghiera e alla riflessione”.