Dal 20 gennaio fino al 31 marzo niente taglio, acconciatura e manicure senza green pass. Scatta infatti l’obbligo, previsto dal decreto legge dello scorso 7 gennaio, del possesso della certificazione verde per andare dal parrucchiere, barbiere, estetista. La misura vale anche per i colloqui con detenuti in carcere.
Basterà il pass base
Per accedere a quelli che vengono definiti i “servizi alla persona” occorrerà il green pass anche semplice, ottenibile quindi con un tampone con negativo fatto nelle 72 ore precedenti, in caso di molecolare, o nelle 48 ore precedenti, se antigenico. Le verifiche sono a carico dei titolari, gestori o responsabili, per i trasgressori sanzioni da 400 a mille euro.
L’altra data chiave è quella del 1 febbraio, quando verrà ristretta ulteriormente la libertà di azione dei no-pass. Il decreto che il governo sta per emanare – atteso probabilmente già oggi – estenderà l’obbligo di certificazione verde anche a uffici pubblici, attività commerciali, alla posta, in banca e dal tabaccaio.
Rimarrà, invece, libero l’accesso ai servizi necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona: nei negozi di alimentari, in farmacia, dall’ottico e per l’acquisto di legname o pellet per il riscaldamento. Lo stesso per le attività all’aperto come benzinai, mercati, edicole.
La situazione nel Lazio
Nel Lazio, intanto, è stata superata la quota dei 12 milioni di vaccini totali somministrati, di cui sono 2,9 milioni le dosi booster effettuate, il 56% della popolazione over 12 anni.
Per domenica 23 gennaio è stato organizzato nelle strutture messe a disposizione da Aiop un nuovo open day per le dosi di richiamo che interesserà la fascia 12-17 anni.
“L’obiettivo e’ di arrivare entro fine mese a 3,5 mln di dosi booster superando il 70% della popolazione adulta” – ha dichiarato l’assessore alla Salute Alessio D’Amato.
Davide Di Bello