Sarà attivo un sistema centralizzato per archiviare e seguire l’iter delle multe. Un data base per riunire tutte le sanzioni effettuate a Roma. Il sistema non si limiterà solo a contenere i verbali ma seguirà tutto l’iter della multa, compresi i ricorsi al prefetto e al giudice di pace.
Nel 2019 l’amministrazione comunale su 423.266.921 euro di sanzioni accertate ha incassato appena 97.481.292, solo il 23,03% . Il gap tra quanto dovrebbe entrare e quello che effettivamente entra cresce di anno in anno, andando a pesare sui bilanci comunali.
Bando di gara per affidamento servizio data entry relativo alle multe
Quindici giorni è stato in detto un bando con scadenza 23 novembre – per «l’affidamento del servizio di data entry e di supporto nel procedimento sanzionatorio delle violazioni alle norme del Codice della strada, leggi e regolamenti comunali, nonché nel procedimento inerente il contenzioso relativo ai ricorsi al giudice di pace e al prefetto».
Nel data base le sanzioni per chi ha evaso la la tassa di soggiorno nei B&B, multe arretrate per il mancato rispetto delle ordinanze, multe per il mancato rispetto delle norme sul commercio per orari di chiusura dei negozi e pubblici esercizi non risepttati o i divieti di somministrazione delle bevande alcoliche.
Il nuovo sistema diventerà operativo da 2 maggio 2022, vale quattro milioni di euro, il contratto di appalto con l’azienda vincitrice sarà di 36 mesi con un compenso di circa 1,3 milioni all’anno. Questa informatizzazione permetterà la scansione di tutti i documenti e atti cartacei, che diventeranno file inseriti in un unico data base. Con questo nuovo sistema sarannò ridotti i disguidi relativi alle pratiche smarrite e ritardi
Pratiche smarrite che aumentano la voragine dei conti comunali
Anno dopo anno con disguidi ritardi e smarrimenti l’amministrazione deve fare i conti con sempre più soldi che non entrano. Di questo deficiti oltre 1,6 miliardi sono da imputare alle multe arretrate non pagate. Gli arretrati della tariffa rifiuti sono pagati solo per il 7%.Oltre 2,7 miliardi di buco sono relativi a Imu e Ici. Tre verbali su quattro spariscono nei meandri di ritardi amministrativi, notifiche difficili, ricorsi a prefetto o giudice di pace o nessuna voglia di pagare di chi è stato multato.