L’Unione per le Libertà Fondamentali (ULF) riunisce 160 avvocati, 200 cittadini e 10 associazioni, è un coordinamento nato a Roma in questo particolare frangente storico “per unire cittadini e realtà già esistenti a tutela dei diritti umani, civili e politici, per l’abolizione di illegittime restrizioni, legislative e di fatto, delle libertà fondamentali riconosciute dalla Costituzione Italiana nonché da Convenzioni ed altre fonti internazionali“. In sintesi gli avvocati del coordinamento ULF non sono assolutamente d’accordo sull’imposizione vaccinale agli ulta cinquantenni.
L’ULF ritiene necessario e urgente lanciare un messaggio forte ed incisivo per “colmare l’assordante silenzio dei giuristi di fronte alla violazione di un diritto costituzionale”. Dal 31 gennaio inizia quindi lo sciopero della fame, come strumento estremo e non violento per l’adozione di misure più efficaci e non in conflitto con i diritti oggi sospesi.
“Le limitazioni alle libertà fondamentali legate all’omessa vaccinazione sono illegittime perché sproporzionate ed inadeguate innanzitutto perché le stesse Autorità preposte ISS non hanno dati chiari e precisi sui quali fondarle” ci dice un membro del coordinamento “Inoltre è ormai dimostrato da studi scientifici accreditati che tra vaccinati e non vaccinati a livello di contagiosità non esiste grande differenza. Vi sono alternative consistenti in efficaci cure (si veda il Prof. Galli che con tre dosi di vaccino ha fatto la terapia monoclonale), in tamponi affidabili per tutti e nello screening degli immuni. Ma soprattutto non esiste alcuna emergenza o criticità del sistema ospedaliero” conclude l’esponente della ULF.
Cosa chiede il coordinamento
Unione per le Libertà Fondamentali tramite lo sciopero della fame vuole ottenere l’intervento urgente delle Autorità Garanti, in merito alle censure e discriminazioni perpetrate nei confronti dei non vaccinati, ed in relazione alle divulgazioni di falsi dati sanitari, accertando eventuali conflitti di interesse e pubblicità occulta dei media virologi.
Ai Parlamentari della Repubblica chiede l’emendamento del disegno di legge di conversione del D.L. 1/2022, adottando le proposte misure alternative all’obbligo vaccinale generalizzato e per categorie ed alle restrizioni nei confronti dei non vaccinati, nonché il ricorso al voto segreto ai sensi dell’Art.49, Regolamento della Camera dei Deputati;
Al Governo Italiano, di non porre la fiducia sul disegno di legge di conversione del D.L.
1/2022, in ottemperanza alla Risoluzione del Consiglio d’Europa 2424 del 27.01.2022 che
prevede che si ricorra ad un dibattito pubblico sull’eventualità di adottare disposizioni che
introducano l’obbligo vaccinale per gruppi specifici o la popolazione generale.
Ai Responsabili dei Partiti Politici, di lasciare libertà di coscienza ai Parlamentari;
Agli Avvocati, ai Cittadini ed ai Gruppi di Cittadini, di aderire allo sciopero della fame lanciato da ULF.