Oggi e domani entra in atto il blocco di alcuni veicoli inquinanti nelle zone in fascia verde della Capitale. Lo stop alla circolazione dei veicoli inquinanti si aggiunge alla riduzione termica. Le due misure sono necessarie per limitare la concentrazione degli inquinanti.
Due giorni di blocco
Al via a Roma il blocco ecologico alla circolazione di alcuni veicoli considerati più inquinanti in fascia verde, in particolare la zona già considerata in divieto di circolazione per le auto a benzina Euro 0-1 e auto diesel Euro 0-1-2 in modo permanente. Da oggi, 22 dicembre e fino a domani 23 dicembre, rispettando la fascia oraria 7,30-20,30, sarà applicato e quindi sanzionato in caso contrario, lo stop ai veicoli più inquinanti in Fascia Verde, ossia moto e motorini Euro 0-1 e auto benzina Euro 2, oltre alle auto a benzina Euro 0-1 e auto diesel Euro 0-1-2.
Le motivazioni del blocco
La necessità è data dalla situazione di criticità legata al superamento dei valori limite delle concentrazioni degli inquinanti nella Capitale. I dati rilevati dalla rete di monitoraggio e forniti da ARPA Lazio, relativi al ciclo di monitoraggio del 20 dicembre scorso, hanno segnalato il superamento del valore limite per il PM10 nelle stazioni di Preneste, Francia, Cinecittà, Villa Ada, Fermi, Bufalotta e Tiburtina. Le previsioni modellistiche sullo stato della qualità dell’aria di ARPA Lazio indicano per la giornata odierna e per i prossimi giorni, una situazione a rischio di superamento dei valori limite per le concentrazioni degli inquinanti. In considerazione del perdurare di condizioni critiche per la qualità dell’aria, il Sindaco Roberto Gualtieri ha disposto un’Ordinanza Sindacale di blocco della circolazione veicolare ai veicoli più inquinanti, per oggi e domani, nella Z.T.L. “Fascia Verde”, dalle ore 7.30 alle ore 20.30
Limite anche per gli impianti termici
Per il superamento dei livelli di PM10 rilevato dalla rete urbana di monitoraggio e validati dall’Arpa Lazio, e la previsione di criticità prevista per i prossimi giorni, è stato anche disposto dal provvedimento, che gli impianti termici sull’intero territorio comunale dovranno essere gestiti in modo da garantire una temperatura dell’aria negli ambienti non superiore a 18°C o 17°C in funzione del tipo di edificio.