Dal 6 al 12 dicembre 2021 torna a Roma Atreju, la più grande manifestazione della destra italiana. Sette giorni di dibattiti ed eventi, 100 ospiti e relatori, 15 stand di mercato solidale, 3 presentazioni di libri, 6 premi, oltre 300 volontari provenienti da ogni parte d’Italia e nientemeno che una pista di pattinaggio.
Dopo due anni di stop e uno slittamento da settembre a dicembre causa elezioni, quella del 2021 è la 23esima edizione. Il nome insolito deriva dal protagonista de “La Storia Infinita” di Michael Ende che combatte contro le forze del Nulla. Forze che distruggono il futuro, risucchiando le energie e facendo piazza pulita di valori. Chiaro quindi come la destra italiana si senta un’eroina capace di fronteggiare il temuto nulla che le si para davanti.
Il titolo di questa 23 esima edizione “Il Natale dei Conservatori” ed è stata presentata nel corso di una conferenza stampa giovedì 2 dicembre dalla presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, dal presidente del movimento giovanile di FdI “Gioventù Nazionale” Fabio Roscani e dal responsabile dell’organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli.
Ad Atreju la nascita di un nuovo percorso
“Atreju è una delle poche cose rimaste inalterate nelle vicissitudini della destra italiana: è un evento di parte ma non di partito. È sicuramente una manifestazione organizzata da una cultura politica ma anche un luogo di confronto” spiega la leader Giorgia Meloni, presentando il programma. E non è un caso che sia stato intitolato “Il Natale dei conservatori ” e sia stato organizzato nel villaggio natalizio in Piazza Risorgimento, vicino a San Pietro, dove si potranno visitare stand solidali con prodotti tipici e punti ristoro.
La destra italiana vuole la nascita di un nuovo percorso “con Natale dei Conservatori intendiamo anche un’altra nascita: la realizzazione di una forte rete alternativa al pensiero unico dominante, racchiusa nella dimensione conservatrice e che mette insieme anime diverse” chiosa Giorgia Meloni.
Nel corso della manifestazione si affronteranno i principali temi di attualità, il presente e il futuro del conservatorismo nel mondo, la difesa e la centralità della famiglia, la valorizzazione delle radici cristiane del Vecchio Continente e l’impegno per una riforma dell’Unione europea in senso confederale e basato sui principi di sovranità e sussidiarietà.

Ospiti importanti
Atreju si chiuderà domenica 12 dicembre con un dibattito finale dove parteciperanno esponenti dell’Ecr, del Tory e il repubblicano americano Rudolf Giuliani. Tra gli ospiti nazionali, alcuni voti noti della politica: i ministri Giorgetti, Di Maio e Cartabia e i leader di partito Letta, Salvini e Conte.
Alla domanda se la kermesse sarà l’occasione per importare qualcosa dal conservatorismo internazionale Giovanni Donzelli ha risposto senza esitazioni: “Innanzitutto sarà come sempre una occasione di confronto con tutti senza rinunciare alle proprie posizioni, un momento per tracciare la rotta della destra italiana. Anche noi siamo un punto di riferimento per il conservatorismo moderno, Giorgia ha ormai una caratura internazionale. Su cosa assimilare del conservatorismo estero ne parleremo durante la manifestazione, ma posso dire che non abbiamo mai scimmiottato i modelli esteri. Siamo patrioti anche in questo“.
Per info dettagliate sull’evento si può consultare il sito www.atreju.tv