IL 6 dicembre 2021, Massimo Ferrero è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un inchiesta della Procura della Repubblica di Paola per reati societari e bancarotta fraudolenta. Ferrero è stato trasferito nel carcere di San Vittore, mentre per altre 5 persone sono scattati i domiciliari, tra cui sua figlia e un nipote.
Nell’ambito delle indagini a suo carico, sono state svolte perquisizioni in varie regioni, tra cui Lombardia, Lazio, Campania, Basilicata e Calabria. L’inchiesta non è legata a questioni calcistiche relative alla Sampdoria bensì ai fallimenti di alcune società calabresi di Ferrero che operano nel settore cinematografico.
“Lo stanno trattando peggio di Totò Riina” queste le parole del suo avvocato Pina Tenga “Abbiamo fatto istanza alla Procura di Paola – prosegue la penalista – per chiedere che Ferrero possa essere trasferito a Roma per presenziare alla perquisizione e all’apertura di una cassaforte”. ha dichiarato ai microfoni dell’Ansa.
Un vero romano de Roma
Ferrero non è nuovo ai fallimenti né ai colpi di scena. Se ripercorriamo la sua vita scopriamo molti momenti bui. E’ nato a Roma il 5 agosto del 1951 nel quartiere di Testaccio, suo padre è autista di autobus e la madre ha un banco ambulante nel mercato dell’Esquilino. Poco portato per gli studi decide di fare l’attore . Fa la sua prima comparsa nel 1958 poi trascorre sei mesi nel carcere minorile pare per delle avance troppo spinte nei confronti della figlia di un militare.
A diciotto anni inizia la carriera nel mondo del cinema dove ricopre tutti i ruoli dal tuttofare a direttore di produzione fino al 1983. Ferrero è soprannominato Er Viperetta soprannome datogli da un costumista gay che ogni volta che tentava un avance Ferrero lo picchiava senza esitazione. Momenti bui ma momenti in cui la sua popolarità è al massimo come nel 2016 quando ad Alghero fu premiato come personaggio dell’anno.
Il matrimonio e i primi passi come produttore cinematografico
Si sposa con Laura Sini, ereditiera di un’azienda casearia della provincia di Viterbo, che gli permette di lanciare la sua casa cinematografica la Blu S.r.l con la quale inanellerà un insuccesso dopo l’altro. Fra i collaboratori della società ci sono Ricky Tognazzi, Simona Izzo, Francesco Venditti e Claudia Gerini. Ma il Viperetta non si arrende e costituisce una seconda società Farvem Real Estate S.r.l. e dal tribunale, compra 60 sale cinematografiche, 11 delle quali del gruppo Safin in seguito al fallimento della S.p.A. controllata dal Cecchi Gori Group per 59 milioni.
Sulla Farvem piombano subito ingiunzioni di pagamento, cartelle esattoriali, precetti e varie cause. Dal 2009 è anche distributore cinematografico tramite Ellemme Group S.r.l. controllato dalle società inglesi Elmhold Limited e Artgold Limited e per il quale il consiglio di amministrazione della Rai chiede chiarimenti per l’assetto opaco.
Nello stesso anno acquisisce la compagnia aerea di voli charter Livingston Energy Flight, che lavora per tour operator come I Viaggi del Ventaglio. Nel 2010 l’Enac sospende la licenza di volo alla compagnia aerea e poco dopo il Tribunale di Busto Arsizio dichiara l’insolvenza della compagnia aerea attivando la procedura di amministrazione straordinaria.
Il cuore blucerchiato e la testa giallorossa
Infine arriva il calcio. Dopo alcuni tentativi di acquisto della squadra della sua città, Ferrero nel giugno del 2014 riesce a rilevare la Sampdoria, accollandosi circa 15 milioni di € di debiti.
A testimonianza della notorietà raggiunta a livello nazionale, il comico Maurizio Crozza, tifoso della Sampdoria, ha iniziato a proporne l’imitazione durante la stagione 2014/2015 di Crozza nel Paese delle Meraviglie.
Nel febbraio 2015 il CdA della Sampdoria approva un piano di risanamento valido fino al 2017-2018 . Al giugno dello stesso anno Ferrero risulta aver messo nella Samp solo tre milioni di tasca sua e sotto forma di prestito. A luglio Ferrero si accorda con Flavio Briatore con l’obiettivo di valorizzare a livello mondiale il brand della Sampdoria. Ma l’operazione anche in questo caso non ottiene l’eco sperato.
Il 5 aprile 2017 in seguito alla condanna definitiva a un anno e 10 mesi per il crac Livingston la FIGC lo fa decadere dalla presidenza della Sampdoria anche se continuerà ad essere proprietario. Il 19 dicembre dello stesso anno ritorna presidente della società, dato che la decadenza non è più applicabile.
I rapporti con la tifoseria si sono rovinati nel tempo
Con il rinnovo del Consiglio di Amministrazione del 28 dicembre 2018 Ferrero, forte anche degli investimenti effettuati sia in giocatori che in immobili (l’Academy di Bogliasco) e del bilancio in attivo di quasi 10 milioni di euro, è scelto ancora come presidente mentre escono di scena sua figlia Vanessa e suo nipote Giorgio.
Gli anni successivi alla presidenza della Sampdoria sono segnati da un graduale incrinamento dei rapporti con una parte della tifoseria. Con tanto in striscioni di protesta contro il presidente per la mancata cessione della società a un gruppo guidato da Gianluca Vialli. Al termine della stagione 2020-2021, la Sampdoria ha conquistato il nono posto, ma l’allenatore Claudio Ranieri decide di lasciare la società denunciando. I tifosi sono sempre più scontenti e la situazione societaria sempre più confusa. La rottura diviene definitiva quando la Federclubs blucerchiata emette un duro comunicato contro il presidente, rivolgendo aspre critiche al suo operato e non risparmiando stoccate sulla sua situazione giudiziaria.
Infine il recentissimo epilogo, il 6 dicembre 2021, a seguito del suo arresto per reati societari e bancarotta fraudolenta Ferrero non è più presidente del club.