“Il Dovere Compiuto”, celebrazione del VI Fair Play Day e del 60° anniversario dei XVII Giochi Olimpici di Roma, si è tenuto il primo dicembre Salone d’Onore del CONI al Foro Italico. Ha aperto l’evento il Sottosegretario di alla Salute, Andrea Costa, che ha ricevuto dal Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, Ezio Bonanni, un dossier sulla situazione amianto negli impianti sportivi e nelle scuole.
“L’iniziativa odierna rappresenta una meravigliosa occasione per omaggiare i campioni sportivi che hanno reso grande il nostro Paese nel mondo, contribuendone alla ripresa, ma anche una valida opportunità per rinnovare i valori di cui lo sport si fa portatore: rispetto delle regole e degli avversari, integrazione, solidarietà, lealtà, spirito di squadra, salute. Ed è proprio su quest’ultimo punto che vorrei concentrare la mia riflessione prendendomi l’impegno di portare avanti un focus di approfondimento sulla problematica della presenza di amianto negli istituti scolastici e nelle strutture sportive, in ragione anche dei documenti che mi sono stati consegnati oggi. La salute ha la priorità, ancor più se coinvolge i nostri bambini e le nostre bambine. Non possiamo perdere più altro tempo”. E’ quanto ha dichiarato all’apertura dell’evento il Sottosegretario.
Giochi olimpici del 1960 simbolo di rinascita
L’evento, ospitato nel Salone d’Onore del CONI al Foro Italico, come per i Giochi di Tokio 2020, arriva al traguardo con un anno di differenza a causa della pandemia. “Lo dovevamo a tutti quelli che resero possibile la rinascenza italiana nel 1960, appena tredici anni dopo la batosta della Seconda Guerra” – spiega Ruggero Alcanterini, Presidente del Comitato Nazionale Italiano Fair Play e promotore della manifestazione – “lo dovevamo e lo abbiamo fatto con entusiasmo. Nel turbinare del Covid, che ha mietuto vittime anche tra i veterani olimpici, è maturata la decisione di dare un appuntamento basato sul valore certo della partecipazione a prescindere dal risultato, dalle medaglie. Così abbiamo recuperato anche i Tedofori e il Tripode, adesso collocato nello Stadio del Nuoto. Per tutti abbiamo predisposto riconoscimenti, a prescindere dalla esistenza in vita. Adesso si pensa di poter realizzare finalmente il Museo Olimpico di Roma 1960 e di restituire la dignità ai luoghi, alle persone, alla storia purtroppo dimenticati con danno per troppo tempo”.

Patrocinato dal Ministero della salute, della Pubblica Istruzione, dal CONI e da Sport e Salute l’evento ha avuto inizio con l’inaugurazione della Mostra esclusiva “Dovere Compiuto” con reperti straordinari, curata da Sergio Garroni e dedicata al padre Marcello, Segretario Generale della storica Olimpiade, al taglio del nastro la vicepresidente del Coni, Silvia Salis in rappresentanza di Giovanni Malagò. A seguire i saluti e gli interventi di Riccardo Viola, Presidente CONI Lazio.
Nella mattinata della straordinaria kermesse, che ha ospitato anche una delegazione di San Marino, memore che quella del 1960 fu la prima Olimpiade per la Repubblica, si è conclusa nello Stadio del Nuoto, con l’omaggio al ritrovato Tripode Olimpico da parte dei Tedofori, con in testa l’ultimo degli stessi, Giancarlo Peris, insieme ai Gruppi Storici (Calcio Storico Fiorentino, Balestrieri di Gubbio e San Sepolcro, Giostra della Quintana di Ascoli Piceno e Foligno, il Gioco del Ponte a Pisa e i Fedeli di Vitorchiano) che ebbero un ruolo non secondario con le strepitose rappresentazioni in costume al Circo Massimo e a Piazza di Siena. Tra gli ospiti anche il coreografo internazionale Andrè De La Roche, affiancato dal manager Alessandro Alcanterini.